Venezia vola con il flusso continuo degli stranieri (e non c’è scandalo che tenga) se, come confermano dati recenti, raccoglie per l’89% turismo internazionale; seguita da Roma e Firenze, a 20 punti di distacco (70 per cento). E Milano, che si attesta sul 54, conta di aumentare il suo appeal, quando partirà la macchina dell’Expo 2015.
Ma in Laguna non ci si lascia sfuggire l’occasione; ora si guarda al progetto Aquae 2015, legato all’Expo. Si tratta di un padiglione collaterale rispetto alla sede deputata del capoluogo lombardo; in stretto legame, tuttavia: per i visitatori di Expo Venice, infatti, è previsto un biglietto di ingresso congiunto, Milano-Venezia.
Aquae 2015 viene presentato oggi al Vega, Parco Scientifico Tecnologico di Marghera, dove contestualmente si inaugura la piastra su cui si sta realizzando la struttura che ospiterà l’evento. Guida il progetto la Regione Veneto, coadiuvata dalle realtà produttive del territorio, in accordo con il Comitato Expo Venezia. Davide Rampello, operatore culturale (già presidente della Triennale) che vive a Milano ma con l’attivo di altri progetti realizzati a Venezia, è il direttore artistico di Expo Venice. La presidenza è affidata all’editore veneziano Cesare De Michelis. Per erigere il padiglione si investono 20 milioni di euro. Il progetto è curato da un team di architetti d’avanguardia, capofila Michele De Lucchi, e rappresenta una nuova frontiera scientifica ed espositiva.
«Il padiglione di 10.000 metri quadrati avrà una pelle di zinco-titanio, sostenuta da 4 piloni alti 17 metri — spiega Rampello — e sarà ultimato a fine anno». L’area prescelta (50.000 metri quadri)«non consuma nuovo suolo», poiché si tratta di riqualificazione urbana.
Il tema dell’acqua attorno a cui ruota Expo Venice può apparire scontato, considerando il sito dove si svolge. E potrebbe essere visto come una sorta di «risarcimento» rispetto a quelle «vie d’acqua» che in origine erano presenti nel progetto dell’Expo milanese, poi cancellato. Aquae Venezia 2015 sarà l’occasione per presentare piani innovativi di sviluppo tecnologico, di approfonditi studi scientifici, che raccolgano le sfide collettive cui l’umanità è chiamata a rispondere. Mentre si cercano relatori e testimonial, le sessioni tematiche sono fissate: Acqua e Ambiente (Pianeta Acqua), in collaborazione con eAmbiente; Acqua e Salute (Acqua e Vita), in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi; Acqua e Nutrimento (Il Cibo e le Vie d’Acqua), in collaborazione con Rcs Eventi; Acqua e religione; Acqua e finanza; Acqua e le vie delle spezie; «Alla scoperta dell’acqua», parco didattico, in collaborazione con il Gruppo Alcuni di Treviso.
Il programma si completa con innovativi Temporary Restaurant dedicati alla cucina a base di pesce di alcuni tra i 130 Paesi aderenti all’Expo. E già si guarda al dopo, quando calerà il sipario sul Grande Evento. Il padiglione di Expo Venice ambisce a diventare un Centro stabile di riferimento per quel che riguarda il «riflesso dell’acqua» nei vari settori.
Marisa Fumagalli – Corsera – 27 giugno 2014