Fra le aziende agroindustriali del Nord Italia, le venete sono le più numerose tra quelle che per il 2014 prevedono una crescita di fatturato. Lo rileva un’indagine eseguita da Community Media Research e promossa da Friuladria su un campione di 1.149 imprese di ogni segmento. In termini percentuali, la differenza fra le realtà produttive che si attendono un aumento dei ricavi e quelle che vedono una flessione, nella nostra regione è positiva di 18,2 punti, dato che si attesta al 16,1% in Trentino e che diventa invece negativo (-2,3%) in Friuli.
Sotto il profilo dei riflessi occupazionali, tuttavia, le variazioni di business non paiono implicare sostanziali mutamenti. Nell’immediato non vi saranno cambiamenti nella forza lavoro in quasi 9 imprese su 10. Da porre in evidenza, comunque, c’è una migliore predisposizione verso le possibilità di ripresa del mercato interno. Le aziende che rilevano aumenti degli ordini dall’Italia sono più numerose di quasi 14 punti rispetto a quelle che hanno invece registrato flessioni. Il dato diventa minimo nell’industria della carne (+6,3%) il quale peggiora sensibilmente sul fronte dell’export (-12,7%).
La componente più brillante nel settore rimane quello delle bevande, che registra un saldo di domanda interna positivo di 22,5 punti che diventano del 23,9% sugli scenari internazionali. Le aziende più fiduciose si rivelano quelle più grandi, oltre i 50 addetti (+28,8), in particolare nella nostra regione (+21,1), e soprattutto se operano nelle bevande ed hanno una vocazione più aperta ai mercati esteri (+33,2).
Il Corriere del Veneto – 1 giugno 2014