Via Nazionale: “Più 60% sul 2013, quando la tassa era zero” Delrio: “Tranquilli, sarà più bassa dell’Imu 2012”. Negli ultimi anni sono stati compiuti molti progressi. Ma «permangono ritardi nell’attuazione delle norme». Inoltre spesso “l’azione”, così la chiama Visco incontra difficoltà e rallentamenti, «riflesso di una non chiara definizione delle priorità e dell’insufficiente disponibilità di risorse umane e tecnologiche».
LA PA
Ovvero la pubblica amministrazione. Il governatore promuove il ricambio generazionale, la mobilità, la digitalizzazione. ma avverte: bisogna rafforzare le responsabilità dei dirigenti e renderli più autonomi. Devono essere ridotte le prescrizioni procedurali.
LA CORRUZIONE
Convinto che pregiudichi il funzionamento stesso dell’economia con costi rilevanti per i singoli e per la collettività, Visco riconosce che sono stati rafforzati gli strumenti per contrastare il fenomeno. Ricorda però che «resta carente» la loro effettiva attuazione ostacolata anche «da un aggravio talvolta notevole di adempimenti burocratici per le amministrazioni».
Visco dimostra con i numeri quanto «pesante » sia stato il lascito della crisi. E’ sfumato un milione di posti di lavoro, per cominciare. La disoccupazione è al 12,7%. Ma nel periodo la produzione industriale si è ridisegno dotta di un quarto, le esportazioni sono tornate ai livelli del 2007, i consumi risultano ancora inferiori dell’8% e gli investimenti addirittura del 26%. L’incertezza della ripresa «è insita nella transizione, rapida, verso un mondo molto diverso, più mobile e aperto, dove la tutela dei deboli deve coniugarsi con l’offerta di opportunità per i giovani». Non bisogna perpetuare gli errori del recente passato, quando «la risposta alla fase acuta della crisi è stata notevole, ma i risultati hanno sofferto per la frammentarietà degli interventi, per l’incompleta attuazione di molte misure introdotte ». Ora occorre cambiare passo: «La visibilità di un disegno coerente rassicurerà i cittadini, rafforzerà quella fiducia nel futuro senza di cui ogni progresso è impossibile».
Visco riconosce che il risanamento dei conti è stato fatto, che siamo vicini al pareggio strutturale di bilancio. Al tempo stesso però sottolinea con decisione che la riduzione del rapporto debito-Pil è «una sfida ineludibile», da perseguire con politiche di rigore e di sviluppo da attuare congiuntamente. Le prime per evitare ripercussioni ancora possibili sugli spread; le seconde perché le famiglie vanno sostenute, scosse come sono dalla durezza della recessione e della disoccupazione, puntando sulla ripresa della domanda e degli investimenti, in accordo con l’Ue. Raccomanda: «I margini di flessibilità» nelle regole di bilancio europee «possono essere sfruttati nell’ambito di una strategia convincente di riforme strutturali, volta al perseguimento di obiettivi chiari e credibili».
Repubblica – 31 maggio 2014