Di seguito pubblichiamo la nota odierna della Fnovi. In riferimento all’applicazione in Sicilia dell’Accordo collettivo nazionale dei medici veterinari specialisti ambulatoriali per “un minuto di lavoro alla settimana”, ed altri contratti a tempo determinato, la Fnovi ritiene doveroso rendere noto di essere a conoscenza della circostanza e di avere – ben prima di recenti iniziative mediatiche – interessato l’Assessorato regionale alla Sanità.
Nei mesi scorsi, anche alla presenza di una delegazione della Federazione Regionale degli Ordini dei medici veterinari della Sicilia, l’Assessore Lucia Borsellino assicurava, senza esitazione, il suo intervento: i fabbisogni sarebbero stati verificati al fine di ridefinire i futuri contenuti contrattuali, con riapertura urgente del tavolo negoziale con le organizzazioni sindacali titolate alla trattativa ACN.
Nell’attesa qualche collega si è rivolto ai media, con il risultato di generare una inopinata bocciatura di uno strumento contrattuale che, dal 2005 ad oggi, ha consentito a numerose amministrazioni regionali di affidare compiti di sanità veterinaria, con procedure trasparenti, regolari e a condizioni dignitose tanto per la PA che per i medici veterinari, dopo anni di improvvisazioni contrattuali e clientelismi, non meno biasimevoli della circostanza che viene stigmatizzata in queste ore.
La singolare e patologica soluzione “siciliana” dell’ACN è il risultato di attività sindacali che, puntando a generare le premesse per future contrattualizzazioni, hanno portato a fantasiosi contratti, assurdi – come si vede – ancora prima che sbagliati.
La Fnovi intende evidenziare quanto non è stato rilevato dai media: i medici veterinari convenzionati congiuntamente ai medici veterinari di medicina pubblica negli ultimi anni sono risultati decisivi nell’erogare prestazioni professionali coerenti con i livelli essenziali di assistenza, nell’innalzare i livelli sanitari delle popolazioni animali del territorio siciliano.
Relativamente alla brucellosi, ad esempio, proprio in considerazione che tale malattia rappresenta in Sicilia uno dei principali problemi sanitari che impegna i Servizi Veterinari Regionali, la Regione Sicilia ha varato un piano straordinario di controllo e di eradicazione.
Anche in virtù degli incarichi conferiti con il contratto ACN, la situazione epidemiologia siciliana ha registrato un netto miglioramento a beneficio della sanità in zootecnia, delle produzioni economiche del territorio e della sicurezza alimentare dei consumatori.
Ciò che la Fnovi non sa spiegarsi è a chi sia giovato lo scandalo mediatico. Ci sono contratti che – prima ancora di consentire esercizi di indignazione mediatica – non andrebbero né proposti né accettati.
autore: Ufficio stampa Fnovi – 3 marzo 2014