Nella settimana n°3 del 2014 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 74 (12 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco comprende tre allerta: eccesso mercurio in due lotti di squalo mako congelato (Isurus oxyrinchus) dalla Spagna e anche in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) dalla Spagna.
Nella lista dei lotti respinti alle frontiere e/o delle informative sui prodotti diffusi che non implicano un intervento urgente troviamo: conteggio troppo elevato di Escherichia coli in mitili (Mytilus galloprovincialis) dalla Spagna; migrazione di melammina da partire da vasellame dalla Cina; mercurio in pesce spada scongelato spagnolo; migrazione di cromo, manganese e livello di migrazione globale troppo alto da pelapatate cinesi; mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius) refrigerati e sottovuoto dalla Spagna; datteri tunisini infestati da insetti; aflatossine in pistacchi dagli Stati Uniti; presenza di pesticidi (profenofos e tebuconazolo) in Centella asiatica, dallo Sri Lanka; cadmio in farina di pesce destinata a mangime, dalla Spagna.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi e ritirate dal mercato, i Paesi Bassi segnalano presenza di insetticida (omethoate) in uve; la Danimarca segnala la presenza di escrementi di topo in datteri di origine sconosciuta, confezionati in Italia e distribuiti in Svezia, Norvegia e Danimarca; la Slovenia segnala la presenza non dichiarata in etichetta di latte in biscotti; l’Austria segnala Salmonella Livingstone in preparato di girasole biologico, via Germania, destinato a mangime.
Ogni anno centinaia di prodotti vengono ritirati dal commercio perché contengono corpi estranei, perché sono contaminati da batteri patogeni, perché ci sono degli errori nelle etichette, oppure le date di scadenza sono inesatte. I consumatori però raramente vengono informati, anche se si tratta di alimenti in grado di nuocere alla salute. Il Fatto Alimentare ha lanciato una petizione on line su Change.org per invitare il Ministero della salute e le catene dei supermercati a pubblicare la lista e le foto dei prodotti alimentari pericolosi ritirati dagli scaffali.
Il Fatto alimentare – 20 gennaio 2013