Gli hanno messo mano alla pensione dopo quasi 14 anni. A chiudere il contenzioso è arrivata, a ridosso del Natale, la pronuncia della Terza sezione di Appello della Corte dei conti, chiamata a valutare il caso di un lendinarese di 70 anni che si era venuto a trovare in una situazione davvero particolare.
Il suo lavoro all’Ater di Rovigo era infatti terminato il 1° luglio del 2000 poiché il suo posto di lavoro era stato soppresso. La pensione tuttavia gli era stata riconosciuta dall’Inpdap – l’istituto previdenziale dei dipendenti pubblici, oggi assorbito dall’Inps – unicamente a decorrere da 12 mesi dopo, ossia dal 1° luglio del 2001. Nel frattempo, comunque, all’ex dipendente era stata pagata l’indennità di mancato preavviso. Da parte sua il lavoratore aveva chiesto che il trattamento pensionistico gli venisse pagato a decorrere dalla data di effettiva cessazione dal servizio.
La richiesta era stata rivolta prima al giudice del Lavoro, che si era dichiarato non competente. Quindi alla Corte dei conti, sezione regionale per il Veneto. Questa nel 2008 aveva accolto la richiesta del pensionato. Disponendo che la pensione gli venisse erogata a partire dal 1° luglio del 2000, non più del 2001.
Contro questa decisione l’Inpdap ha proposto Appello. E i giudici hanno accolto questa volta la tesi dell’ente previdenziale. Dopo avere comunque disposto una serie di accertamenti supplettivi rispetto a quelli di primo grado. In questo modo è emerso che l’indennità di mancato preavviso era composta da 12 mensilità, più una indennità per rinuncia al ricorso, più i contributi. Un trattamento che, stando alla valutazione dei giudici di secondo grado, non era da considerare un risarcimento, quanto piuttosto un vero e proprio reddito. Che di conseguenza non può essere cumulato con la pensione.
Di conseguenza in Appello è stata annullata la decisione dei giudici di Venezia. E la pensione dovrà effettivamente essere fatta decorrere a partire dal 1° luglio del 2001, così come era stato deciso in prima battuta dall’ente previdenziale.
8 gennaio 2014 – Gazzettino