I Dirigenti medici, veterinari e sanitari delle Marche domani incrociano le braccia. Questo per lo sciopero indetto da oltre 2.000 dirigenti, che bloccheranno di fatto tutta l’attività programmata per venerdì. Oltre 400 interventi chirurgici saranno rinviati a data da destinarsi, l’attività ambulatoriale rinviata, le farmacie chiuderanno i battenti e l’attività veterinaria di certificazione delle carni verrà sospesa.
«Dopo oltre due anni in cui i vertici regionali fanno orecchie da mercante – sostengono tutti i sindacati di categoria, tranne Anaao e Cisl – le organizzazioni sindacali non hanno potuto che confermare lo sciopero indetto il 3 dicembre 2013. Non ci sono state risposte nemmeno nell’incontro del 16 dicembre con l’Assessore Mezzolani : solo una timida promessa di rivedere alcune decisioni il 30 dicembre prossimo. Troppo poco».
I medici contestano ancora: «Niente in merito alla soluzione immediata del precariato; niente in merito alla richiesta di annullamento del cosiddetto “ospedale unico”; nulla circa i criteri per la determinazione del taglio razionale dei primariati e delle strutture semplici; nulla circa il taglio del 60% dei Dipartimenti. Intanto le Direzioni degli enti sanitari legiferano con norme che disattendono i più elementari diritti conquistati con difficoltà e con anni di duro lavoro: dirigenti che si vedono annullate le loro professionalità e la loro dignità, abolizione dei primariati e dei dipartimenti, impossibilità di garantire la copertura di coloro che vanno in pensione, gravidanze non sostituite, 500.000 ore lavoro non riconosciute, pari a 350 dirigenti da assumere».
Domani, spiegano i medici, verrà assicurata solo l’urgenza e l’emergenza.
19 dicembre 2013 – Il Messaggero