Eppure tutti dicono di tutelare i consumatori. La maggior parte delle catene di supermercati non avvisa in modo adeguato i clienti quando ritira i prodotti dagli scaffali
Quando scoppia un’allerta botulino nazionale in diverse regioni, come è sauccesso 4 giorni fa nei supermercati Eurospin per due lotti di olive a marchioBel Colle e c’è anche un ricovero d’urgenza di una paziente con una grave sintomatologia le procedure da seguire sono molto chiare. La catena di supermercati interessata deve avvisare il maggior numero di persone nel più breve tempo possibile visto che il botulino è una tossinfezione alimentare che può causare la morte. Il metodo da seguire è semplice
1) Comprare una pagina intera sui principali quotidiani nazionali ed uscire il giorno dopo informando i lettori e pubblicando le fotografie dei prodotti.
2) Inviare un comunicato stampa alle agenzie con le fotografie dei prodotti che, vista la gravità della situazione sarebbe stato rilanciato dopo pochi minuti.
3) Pubblicare sulla home page del proprio sito la notizia con grande rilievo e avvisare in tutti i modi possibili i clienti interessati.
A parte Ikea che segue questa procedura anche per casi di minor gravità, le catene di supermercati italiana ignorano queste regole. Lo si è visto nel mese di luglio 2013 quando è scoppiato un’allerta botulino a causa di un lotto di pesto alla genovese venduto da tutte le principali catene di supemercati italiani. Di fronte ad un pericolo serissimo i supermercati hanno fatto una comunicazione del tutto insufficiente, lacunosa e paragonabile a quella disastrosa del Ministero della salute. Per fortuna dopo 6 giorni l’allerta botulino è rientrato perchè i vasetti non contenevano la tossina. Tutto ciò è inaccettabile. Qualcosa forse sta cambiato. Per il caso delle olive il ministero ha subito publicato le foto del prodotto e dato una certa visibilità al ritiro, mentre Eurospin ha diffuso in rete la notizia con molto rilievo e la notizia è stata subito rilanciata dalle agenzie.
Roberto La Pira – Il Fatto alimentare – 8 dicembre 2013