Una filiera mangimistica italiana e no Ogm per le imprese agricole e zootecniche che puntano sulle produzioni di qualità. E’ il nuovo progetto lanciato da Cai, Consorzi Agrari d’Italia, che ha appena eletto Mauro Tonello, vicepresidente nazionale della Coldiretti e presidente della Coldiretti Emilia Romagna, alla guida di un sistema che vanta 23 Consorzi associati, 1.300 punti vendita sul territorio ed una platea di 300.000 aziende agricole di riferimento.
“Il progetto rappresenta un’accelerazione nell’adeguamento di Cai verso le nuove esigenze del paese e del mondo produttivo – spiega il neopresidente -. Intendiamo razionalizzare e mettere in rete i mangimifici e i sementifici oggi esistenti, con il proposito di costruire una filiera capace di gestire svariati milioni di quintali di prodotto”. Il tutto con lo sguardo alla nuova Politica agricola comune.
“La riforma della Pac prevede anche incentivi per la coltivazione di prodotti proteici – sottolinea il presidente del Cai – e la rete dei Consorzi agrari può rappresentare un aiuto e un’opportunità rispetto a questa esigenza, valorizzando l’esperienza maturato nel corso degli anni e gli impianti oggi a disposizione”.
Ma una filiera di mangime italiano e no Ogm toglierebbe anche molti alibi rispetto alla mancanza di prodotti alternativa alla soia, accompagnando quelle aziende che imboccano la strada delle produzioni di altissima qualità.
Entro fine anno verrà predisposta una bozza articolata del progetto che verrà presentata al Ministero. Il proposito è cercare di accelerare i tempi per essere pronti alla partenza della nuova Pac.
Il Punto Coldiretti – 5 dicembre 2013