Manovra, 50 milioni ai policlinici privati fondi per Sla, elezioni in un solo giorno. Il governo ha deciso che non presenterà un emendamento al disegno di legge sulla Stabilità che riguarda la materia degli stadi, dopo le polemiche sulla possibilità, prevista in una bozza di testo firmata dallo stesso Esecutivo, che si aprisse la strada a speculazioni immobiliari.
Non è escluso però che il tema possa rientrare dalla finestra, con una proposta di modifica firmata dai relatori. Intanto, cominciano a filtrare i contenuti delle modifiche che l’esecutivo si appresta a presentare in commissione Bilancio al Senato, in vista del voto in aula alla manovra. Ecco quali sono le principali modifiche e novità proposte al testo in discussione.
Caro carburante. Dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli dispone l’incremento dell’aliquota delle accise sulla benzina e sul gasolio usato come carburante con l’obiettivo di avere un gettito di 220 milioni di euro per il 2017 e 199 milioni per il 2018.
Spending review per Bankitalia e Authority. Il governo chiede a Bankitalia, all’Antitrust e all’Autorità di regolazione dei servizi di pubblica utilità, nella propria autonomia e secondo i rispettivi ordinamenti, di spingere sui tagli alla spesa. Nel pacchetto di emendamenti al ddl Stabilità si legge infatti che le due Autorità devono garantire un risparmio di spesa
complessivo annuo maggiorato del 10% rispetto a quanto già stabilito; mentre la Banca d’Italia dovrà tenere conto dei principi di contenimento della spesa previsti per il pubblico impiego.
Risparmi depositati all’estero. Sale dall’1,5 per mille al 2 per mille la mini-patrimoniale sui risparmi depositati all’estero.
Election day. Dal 2014 ci sarà l’election day e le operazioni di voto si svolgeranno in una sola giornata, dalle 7 alle 23. La manovra prevedeva già l’election day ma la modifica allunga di un’ora l’apertura dei seggi. L’emendamento prevede pure che in caso di annullamento di elezioni comunali non si vada più alle urne entro tre mesi ma bisognerà aspettare la prima elezione utile.
Policlinici universitari privati. A favore dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali arriveranno 50 milioni di euro per il 2014 e 35 milioni di euro annui per ciascun anno dal 2015 al 2024. E’ previsto inoltre un finanziamento di 30 milioni di euro nel 2014 per l’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Taglia-tasse. Il fondo per gli interventi strutturali di politica economica, che è destinato anche ad interventi per la riduzione fiscale, “è incrementato di 312,3 milioni di euro per l’anno 2014, di 290 milioni per l’anno 2015 e di 65 milioni a decorrere dall’anno 2016”.
Malati di Sla. Al fondo per le non autosufficienze, che riguarda anche i malati di Sla, vengono destinati 275 milioni di euro. La manovra prevedeva 250 milioni di euro e lo stanziamento verrebbe quindi aumentato di 25 milioni di euro.
Esigenze indifferibili. In arrivo una riduzione drastica del fondo per le esigenze indifferibili, cioè destinato ad una serie di finalità (misure antitratta, comitato italiano paraolimpico, unione italiana ciechi, policlinici universitari e strutture ospedaliere, fiera di Verona, vittime del terrorismo). Il ddl stabilità prevede uno stanziamento di circa 107 milioni di euro, ma un emendamento del governo alla manovra, che sta per essere presentato in commissione Bilancio del Senato, taglia lo stanziamento e lo riduce a 27 milioni di euro.
Lavoratori socialmente utili. In arrivo 110 milioni di euro nel 2014 per i lavoratori socialmente utili calabresi, napoletani e palermitani.
Reazioni – Sul finanziamento ai policlinici universitari privati ha espresso sconcerto Nerina Dirindin, capogruppo Pd in Commissione sanità al senato: “Stiamo lavorando alacremente per trovare i fondi necessari nella Legge di Stabilità per garantire un’ adeguata assistenza alle persone non autosufficienti – ha detto Dirindin – e scopriamo dalle agenzie di stampa che ci sono emendamenti del governo che destinano ai policlinici universitari privati 50 milioni nel 2014 e 35 mln all’anno da 2015 al 2024. Siamo fiduciosi che il governo sarà in grado di giustificare tali stanziamenti che ad ora non sembrano essere il corrispettivo di prestazioni sanitarie erogate. D’altra parte non può venir meno il principio che i disavanzi finanziari sono a carico di chi li produce”.
Repubblica – 23 novembre 2013