Un tavolo di confronto con il Sindacato Italiano dei Veterinari di Medicina Pubblica (SIVEMP) per affrontare le diverse problematiche della medicina veterinaria pubblica territoriale in rapporto al gravoso compito del risanamento delle aziende bufaline, bovine ed ovi-caprine affette da brucellosi e tubercolosi nel territorio della provincia di Caserta.
Ad attivarlo è il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Paolo Romano, al termine di un incontro con il Sindacato rappresentato da Marcello Di Franco, referente regionale per la specialistica ambulatoriale.
All’attenzione del tavolo sono state poste le diverse questioni inerenti il risanamento e il rilancio del grande patrimonio bufalino, bovino e ovi-caprino di Terra di Lavoro, fonte di economia e di occupazione per il territorio, e quelle relative alle condizioni di lavoro dei medici veterinari specialisti ambulatoriali, che sono assoggettati a regime di precariato e a contratti che non garantiscono adeguata agibilità per l’espletamento delle attività, nonché il Piano di Sorveglianza per l’utilizzo illecito del vaccino RB/51 al quale i veterinari sono chiamati per conto del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Caserta al fine di corrispondere agli impegni assunti dalla Regione Campania con il Ministero della Salute.
Nel concludere l’incontro, il Presidente Paolo Romano ha evidenziato che “sarà messo in campo un forte impegno sinergico con il sindacato dei veterinari con l’obiettivo di risanare e rilanciare il settore che presenta una forte concentrazione nella provincia di Caserta ed è fondamentale sul piano economico e sociale per il territorio”.
Il referente regionale per la specialistica ambulatoriale Marcello Di Franco ha espresso “ringraziamento per la sensibilità e la fattiva disponibilità dimostrate dal Presidente Romano che certamente sarà foriero di importanti risultati per il settore, come già accaduto nel precedente impegno assunto e portato a termine nel 2011, quando l’azione condotta dal Presidente Romano contribuì all’attivazione della specialistica ambulatoriale riuscendo a far porre in essere dei contratti di lavoro che restituissero maggiore dignità professionale”.
8 novembre 2013