Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha confermato ieri l’impegno per la messa a punto di un possibile “collegato lavoro” alla legge di stabilità. Le proposte dovrebbero essere chiuse «entro martedì» ha detto il ministro parlando alla conferenza nazionale degli ispettori del lavoro.
Escludendo il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per coprire gli ultimi mesi del 2013 (servono 330 milioni), operazione per la quale servirà un decreto, restano aperti tre-quattro fronti per il “collegato”: il pacchetto di norme sui contratti flessibili da legare a Expo 2015; un pacchetto previdenziale con l’avvio dell’assegno anticipato per i lavoratori con 62 anni e 35 di contributi che si trovano a 2-3 anni dal pensionamento; e un ulteriore assieme di regole di semplificazione sugli ammortizzatori, fors’anche con alcune delle misure di «monitoraggio rafforzato» contenute nel decreto ministeriale sulla cassa in deroga che finora non ha visto la luce. Ultimo ma non meno importante il sostegno per l’inclusione attiva (Sia), lo strumento universale di contrasto alla povertà che va oltre la social card che il ministro ha annunciato sul nostro giornale qualche giorno fa.
31 ottobre 2013 – Sole 24 Ore