Nel confronto tra animalisti e ricercatori spesso la questione economica legata al valore degli animali e degli stabulari viene messa in secondo piano evitando così di fare chiarezza su quanto costi effettivamente la ricerca scientifica a partire dal prezzo di ogni singolo animale.
Ma vi siete mai chiesti quanto costino gli animali da laboratorio? Nelle polemiche che vedono contrapposti animalisti e ricercatori questo aspetto spesso assume un ruolo marginale ed effettivamente sono in pochi a sapere quanto valga davvero un animale e quali siano i costi che un laboratorio, o un ricercatore, deve sostenere per garantire il benessere della bestiola ed il suo lavoro accademico.
«SI RISPARMIA, SE POSSIBILE» – In questo articolo, puramente informativo, cercheremo di spiegare quali sono i costi degli animali e quanto un laboratorio o un ricercatore deve pagare per garantire alla bestiola il benessere di cui ha bisogno nello stabulario, ricordando che esiste una specifica norma europea, la 63/2010, che regola quelle che sono le necessità degli animali. Per capire meglio la situazione approfittiamo dell’opinione di una studentessa in biotecnologie che in una discussione con un animalista contrario ai laboratori ha spiegato: «certe cose sono necessarie. I metodi alternativi, nessuno dei quali attualmente ci consente di portare a termine una ricerca biomedica senza l’uso di animali, vengono utilizzati per quanto è possibile, di questo ti devi fidare. Ti devi fidare perché nel momento in cui un ricercatore può risparmiare un animale lo fa, non solo per una questione etica, ma anche per una questione economica. Gli animali costano, mantenerli negli stabulari in condizioni fisiologiche ottimali costa tantissimo. Ma non se ne può fare a meno».
LA TARIFFA IN AUSTRALIA – Cerchiamo quindi di capire bene cosa significano queste parole analizzando quanto costano le cavie. Abbiamo confrontato i dati di tre “fornitori”, uno statunitense, uno finlandese ed uno australiano. Partiamo da quest’ultimo. L’Università di Adelaide fornisce topi ai laboratori o ai ricercatori richiedenti, specificando che dal 2014, per quanto riguarda loro, provvederanno ad allevare solo topi fino a sei mesi di vita. Viene poi fornito un pratico tariffario che prevede due voci, una per gli interni ed una per gli esterni. Ed i risultati sono strabilianti. Prendiamo ad esempio i topi. Una femmina gravida endogamica per gli interni costa 35,50 dollari australiani, pari a 24,78 euro. Per un esterno invece viene a costare 60,83 dollari, pari a 42,46 euro.
IL COSTO DI UN TOPO AD HELSINKI – Le tariffe prevedono varie categorie. Le più costose sono quelle con gli animali affetti da immunideficienza, il cui costo può addirittura superare i 200 dollari a topo gravido, quindi qualcosa come 139,61 euro. I prezzi australiani possono servire da metro di paragone per vedere come funziona l’allevamento e la vendita in un Paese lontano dal nostro. Ora andiamo in Finlandia per capire quanto costa una cavia da laboratorio in uno Stato dell’Unione Europea, leggendo il tariffario dell’Università di Helsinki. Gli interni qui non pagano l’Iva mentre per gli esterni viene calcolata una maggiorazione del 23 per cento così da assolvere l’Imposta sul Valore Aggiunto. Ed è interessante in questo caso apprezzare come l’università non si occupi solo di vendere i topolini ma anche di provvedere al loro benessere.
LA DIFFERENZA TRA INTERNI ED ESTERNI – Un topolino con meno di tre settimane di vita per un interno costa 4 euro mentre per un esterno il suo valore sale a 7 euro e 20. Per un ratto della stessa età, invece, si va dai 5 euro e 70 agli 8 euro e 90. Il prezzo più alto riguarda l’acquisto di animali gravidi. Un topolino in dolce attesa costa 20,65 euro per gli interni e 26,10 per gli esterni. Un ratto invece vale 33,70 euro per gli interni e 47,80 euro per gli esterni. Come detto viene proposto anche un tariffario che riguarda il benessere dell’animale. Quindi per ogni giorno di permanenza bisognerà pagare per un topo 24 centesimi o 58, a seconda del fatto se si sia interni ed esterni. Il prezzo più alto è destinato ai tacchini che richiedono rispettivamente 3,35 e 6,70 euro. Il servizio veterinario costa 63 euro l’ora ed anche il cibo ha il suo valore. 12 chili e mezzo di pappa costano 45,60 euro per gli interni e 53,25 per gli esterni.
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Giornalettismo – 14 ottobre 2013