Sgominata un’organizzazione internazionale, anche veterinari nel mirino, tra cui la trentatreenne di Firenze che ha subito una perquisizione nei giorni scorsi. Gli animali risultavano allevati in Italia, ma arrivavano dall’Ungheria
PADOVA – Sgominata dalla Squadra mobile di Padova un’organizzazione che trafficava animali da compagnia, soprattutto cani e gatti, dall’Europa dell’Est. Venti le persone indagate tra veterinari, autotrasportatori e trafficanti nel blitz che ha visto la Polizia di Stato fare 15 perquisizioni a Bologna, Mantova, Grosseto, Firenze ed altre città dell’Emilia Romagna. L’indagine è iniziata a seguito di alcune denunce di padovani che avevano acquistato cuccioli di cani da siti on-line ed erano stati vittime di truffe. La Polizia di Padova ha fatto così luce su un’associazione criminale internazionale dedita all’importazione illegale, a fine di lucro, in Italia, in particolare dall’Ungheria, di cuccioli di animali da compagnia. L’inchiesta, coordinata dal pm euganeo Benedetto Roberti, ha fatto scoprire un vorticoso giro di denaro e di trasporto di cuccioli a cui venivano inflitti maltrattamenti durante i lunghi viaggi, senza rispettare le minime norme d’igiene e privi di documentazione sanitaria. In alcuni casi i cuccioli morivano anche per malattie congenite. Una volta in Italia gli indagati provvedevano a farli figurare come allevati nel nostro Paese, con ricorso a certificati falsi ottenuti tramite veterinari compiacenti. Contestati, oltre all’associazione a delinquere, vari delitti in materia di falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia.
Il Gazzettino – 14 ottobre 2013