La casa farmaceutica GlaxoSmithKline dopo 30 anni di studi vuole presentare il vaccino messo a punto nei propri laboratori
Secondo i dati della World Health Organization , nel 2010, i morti per malaria in Africa sono stati 660 mila. Secondo altre stime della medesima organizzazione, 3 miliardi e trecentomila persone vivono con il rischio di contrarre la malattia. Non sorprende quindi che siano ben venti le sperimentazioni in corso nel mondo, alla ricerca di un vaccino in grado di contrastare la diffusione della malaria.
IL CAMMINO DI GLAXOSMITHKLINE – La casa farmaceutica GlaxoSmithKline è però la prima a dichiarare di essere pronta a sottoporre al giudizio dei tecnici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il risultato della propria ricerca. Il primo passo sarà presentare i dossier relativi alla sperimentazione (una summa di milioni di pagine, redatta da 40 incaricati) alla European Medical Agency, il prossimo anno. La casa farmaceutica GSK ha dedicato trent’anni di studi e spese alla caccia di un vaccino anti-malaria, ma dopo avere stretto un accordo con l’organizzazione no profit Path Malaria Vaccine Initiative e forte di un finanziamento di 200 milioni di dollari da parte della Bill & Melinda Gates Foundation, ha impresso una decisa accelerazione alla ricerca e spera ora di ottenere il via libera dalla commissione preposta e mettere a disposizione il vaccino entro il 2015
UN VACCINO, NON UN MIRACOLO- Gli ultimi risultati della sperimentazione, che ha coinvolto 15.500 bambini in sette Paesi e 11 centri di ricerca, sono stati presentati durante un convegno medico a Durban nel corso del quale il colosso farmaceutico britannico ha annunciato ufficialmente il vaccino. I dati del più ampio test clinico condotto in Africa dicono che a distanza di diciotto mesi dal momento della vaccinazione di bambini con un’età compresa tra i 5 e i 17 mesi, il rischio di contrarre la malaria è calato del 46 per cento. Mentre per i bimbi sottoposti al trattamento tra le 6 e le 12 settimane di vita la diminuzione del rischio è pari al 27 per cento. «Nonostante sia stata osservata una perdita di efficacia del vaccino nel corso del tempo – ha sottolineato Sir Andrew Witty, chief executive di GlaxoSmithKline – il calo dei casi di malaria nei bambini testimonia che il numero di nuovi malati che si potrebbe evitare è impressionante». Ma gli esperti invitano comunque alla cautela, sottolineando che si tratterà di un vaccino, ma non di un miracolo e si raccomanda di continuare le strategie preventive con insetticidi, farmaci per la profilassi e zanzariere.
11 ottobre 2013 – Corriere della Sera