Il caso di un uomo di 86 anni, deceduto per complicanze cardiovascolari, reso noto dall’Ausl. era stato ricoverato inizialmente a San Giovanni in Persiceto per un’infezione respiratoria. Nei giorni scorsi un’altra vittima a Reggio Emilia
Tutto è cominciato con un’infezione respiratoria. Poi il test sul virus West Nile, che ha dato esito positivo, con segni di interessamento neurologico. La decisione di trasferire il paziente dall’ospedale di San Giovanni al Sant’Orsola di Bologna. Infine il decesso, la scorsa notte, per complicanze cardiovascolari. Il paziente aveva 86 anni. E’ la seconda persona che muore in regione dopo aver contratto la West Nile, malattia trasmessa dalla puntura di zanzare infette: il primo caso nei giorni scorsi a Reggio Emilia.
L’Ausl di Bologna, in una nota in cui rende conto del decesso, ricorda che “la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee (febbre di West Nile). Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare molto a seconda dell’età della persona. I sintomi più gravi (malattia neuro invasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario”.
Repubblica – 7 settembre 2013