Riorganizzazione delle strutture, riduzione dei dirigenti in pianta organica, blocco del turn-over del personale, eliminazione dei residui e delle passività, riduzione all’osso dei fondi di riserva: sono questi gli ingredienti della ‘spending review’ applicata dal 2011 dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Veneto che ha progressivamente contratto la spesa per l’assemblea legislativa regionale dai 60 milioni impegnati nel 2010 ai 44 milioni del consuntivo 2012 appena approntato per l’aula.
L’Ufficio di Presidenza ha licenziato ieri, infatti, il bilancio consuntivo 2012 prima di sottoporlo all’attenzione dei revisori dei conti e poi dei consiglieri regionali nella prossima seduta di settembre. ”Rispetto al preventivo di 49 milioni di euro approvato lo scorso dicembre – dichiara soddisfatto il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato – siamo riusciti a realizzare risparmi di spesa e revisione dei residui attivi e passivi per 5 milioni e 336 mila euro. Un bel gruzzolo, che ora viene restituito al bilancio generale della Regione con la raccomandazione alla Giunta, proposta dal vicepresidente Franco Bonfante, di dirottarlo nel Fondo straordinario di solidarieta’ per i disoccupati e le nuove poverta’ istituito con la legge Finanziaria 2013. Il nostro e’ un segnale tangibile che la spending review e’ possibile e che le istituzioni riescono ad essere vicine e solidali con i cittadini piu’ in difficolta”’. Grazie ai risparmi attuati nel 2011 (52 milioni di euro il bilancio del Consiglio) e nel 2012 (44 milioni il consuntivo) e alla stretta di cinghia impressa nel 2013 con la nuova legge di autonomia che semplifica la pianta organica – evidenzia il presidente Ruffato insieme agli altri quattro componenti dell’Ufficio di Presidenza (Matteo Toscani, Franco Bonfante, Moreno Teso, e Raffaele Grazia) – il Consiglio regionale del Veneto si guadagna il blasone dell’assemblea legislativa piu’ virtuosa d’Italia per costi e numero di dipendenti. Se gia’ il Veneto era in testa alla classifica nel rapporto tra numero abitanti e dipendenti dell’assemblea legislativa (158 i dipendenti in pianta organica al Ferro-Fini, contro i 340 del Piemonte, regione che conta mezzo milione di abitanti in meno rispetto al Veneto e i 168 della vicina Emilia Romagna, che conta 80 mila abitanti in meno del Piemonte), con l’operazione di ‘spending review’ intrapresa sulla sponda dal Canal Grande il Consiglio veneto si aggiudica anche la palma di assemblea piu’ virtuosa dello stivale per numero di dirigenti. ”Oggi abbiamo completato la nuova mappa delle posizioni dirigenziali compiendo un ulteriore passo nel ridisegno organizzativo della pianta organica del Consiglio – sottolinea Ruffato – Le figure apicali, compreso il segretario generale, scendono ora da 30 a 19, con l’obiettivo di ridurle a 16 entro il 2015.
Non abbiamo licenziato nessuno – rassicura Ruffato – abbiamo solo razionalizzato funzioni e competenze, evitando di rimpiazzare i dirigenti non piu’ in servizio e riorganizzando uffici e strutture attorno a sei centri di responsabilita”’.
L’operazione, impostata dalla legge 53 di autonomia del Consiglio entrata in vigore il 1* gennaio di quest’anno, fara’ risparmiare nel 2014 il 5,75 per cento della spesa consiliare per i dirigenti (sui 2,7 milioni preventivati quest’anno), ma gia’ nel terzo quadrimestre 2013 si cominceranno a raccogliere i primi effetti, visto che la nuova pianta dirigenziale e’ in vigore da subito. ”Grazie a questa razionalizzazione – commenta Ruffato – abbiano reso piu’ virtuoso il rapporto tra numero dei dirigenti e numero dei dipendenti valorizzando nel contempo l’autonomia e la competenza dei dirigenti in base a criteri meritocratici e di responsabilita”’. L’operazione prevede infatti anche una revisione delle retribuzioni dei dirigenti che, a parita’ di competenze e di funzioni, saranno graduate in cinque livelli sulla base delle responsabilita’ e degli effettivi carichi organizzativi. Tra le novita’ della nuova organizzazione del Consiglio spicca il potenziamento dell’area legislativa, autentico ‘core business’ dell’attivita’ del palazzo, attraverso l’istituzione di un nuovo apposito servizio dedicato alla progettazione legislativa e il contestuale rafforzamento del servizio di consulenza e assistenza legislativa alle commissioni e all’assemblea. Viene istituito anche il nuovo responsabile dell’ufficio dei diritti alla persona, che assomma in se’ le competenze attuali del Corecom e del Difensore civico, le due ‘authority’ del Consiglio regionale a servizio diretto dei cittadini, anticipazione del nuovo organo statutario del Garante unico dei diritti della persona.
Fonte: Consiglio veneto – 23 agosto 2013