Aiuti per rafforzare i dispositivi di prevenzione e a indennizzo al 100% del valore degli animali predati
La Regione Emilia-Romagna garantisce con mezzi propri la copertura del 100% dei danni subiti dagli allevatori e contributi per la realizzazione di interventi di prevenzione. Uomo e lupo, una convivenza da sempre difficile: a questo proposito l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni interviene rassicurando allevatori e agricoltori – dopo le recenti denunce di attacchi predatori da parte di lupi ad allevamenti di pecore e capre – , e anche sindaci e amministratori locali preoccupati per il ritorno della specie in alcuni aerali dell’Appennino emiliano.
“Innanzitutto, si tratta di una specie protetta – sottolinea l’assessore Rabboni. Le norme europee ne stabiliscono una protezione rigorosa in tutti i Paesi dell’Unione, proibendone espressamente il disturbo, la cattura, l’uccisione, la detenzione e il commercio. Non esiste quindi nessuna ‘burocrazia’ locale, regionale o statale, colpevole di ‘ingessare’ l’azione di quanti, sul territorio, vorrebbero controllare la presenza di questo predatore. Quindi, ciò che come Regione possiamo fare e facciamo per aiutare gli allevatori a convivere con questo nuovo ‘rischio d’impresa’ sono due: assicurare con le nostre risorse un risarcimento pari al 100% del valore dei capi d’allevamento predati e un sostegno economico per realizzare dispositivi di prevenzione dagli attacchi”.
Nello specifico la competenza in materia di risarcimento dei danni è dell’assessorato Politiche per la salute della Regione. Gli agricoltori, in caso di attacco, devono rivolgersi ai servizi veterinari delle Ausl di appartenenza, cui compete l’esecuzione dei rilievi necessari.
Per gli interventi di prevenzione gli allevatori interessati possono invece rivolgersi alle Province: già negli anni scorsi, spiega l’assessore, tramite i fondi per la prevenzione dei danni da fauna selvatica, hanno finanziato la messa in opera di recinzioni fisse o elettrificate, insieme all’acquisto – misura che sta riscuotendo, negli ultimi tempi, un concreto interesse – di cani da guardia appositamente addestrati.
Nel Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013 è prevista inoltre per le aziende agricole una misura finanziaria (la 216, “Sostegno agli investimenti non produttivi”) che dispone contributi per interventi mirati allaprevenzione dei danni da fauna selvatica, con riferimento ai siti della Rete Natura 2000 e alle zone di protezione interdette alla caccia. “Molti allevatori hanno utilizzato queste opportunità riducendo in modo significativo il numero e la dannosità degli attacchi – conclude Rabboni – . Gli uffici della Regione e delle Province sono a disposizione degli interessati per tutte le informazioni del caso”.
Fonte: Regione Emilia Romagna – 15 agosto 2013