Il premier: clima sociale difficile. «I segnali di crescita e ripresa ci sono, ma c’è anche il clima sociale molto faticoso e pieno di difficoltà: è questo il rischio più grande per l’autunno» ha detto oggi il premier Enrico Letta a Palazzo Chigi, presentando il piano industriale 2013-2015 della Cassa Depositi e Prestiti.
«Vogliamo affrontare tutti i disagi sociali che questa crisi ha portato. È una crescita che auspichiamo ma in un clima sociale molto difficoltoso – ha detto – piega Letta. «C’è un rischio di un autunno e di un 2014 in cui riparte la crescita ma disaccoppiata rispetto alle dinamiche occupazionali – sottolinea – Dobbiamo lavorare in questa direzione. Il governo è fortemente impegnato in questa missione».
«Nave più solida di quanto si pensi». «Sapete che siamo abituati a navigare su una nave che naviga sempre tra tempeste, onde e marosi – ha detto Letta – La nave si sta dimostrando più solida di quel che pensano i nostri detrattori».
«Legare la crescita al lavoro». «Sappiamo benissimo – dice Letta – che questa ripresa rischia di essere una ripresa di crescita senza lavoro. Questo è il grosso rischio che c’è, ma noi vogliamo lavorare perché non sia anemica. È necessario legare la crescita al lavoro».
«Spero che la politica italiana non si dimentichi l’importanza dei tassi di interesse e dello spread – aggiunge il premier – Ho avuto l’impressione che se ne è parlato tanto nel 2011, poi come spesso avviene in Italia c’è stata una indigestione e non se ne parla più».
«La fiducia tornata sui mercati, dimostrata dallo spread ai minimi, è figlia della stabilità – ha detto Letta – Questa fiducia ci deve spingere a non fermarci ma a spingere perché continui».
«A fine mese soluzioni per l’Imu». «Derubricherei queste polemiche a questioni di merito importanti – ha detto il premier – che troveranno un loro punto di sintesi alla fine di questo mese di agosto, quando dobbiamo per forza presentare le soluzioni rispetto ai problemi in scadenza tra cui anche quello sulla tassazione della prima casa. La questione non è, ovviamente, semplice da dipanare. C’è un percorso di discussione tra i partiti, che hanno presentato le loro proposte, razionalizzate nelle proposte pubblicare ieri dal ministero dell’Economia. Adesso si discuterà e si deciderà».
Boldrini. «La Camera non chiude per ferie: commissioni ed Aula possono essere convocate in qualsiasi momento», ha detto nell’Aula dei Montecitorio la presidente Laura Boldrini prima di salutare per la pausa estiva dei lavori i deputati, cui ha «dato atto dell’impegno e del lavoro svolto negli ultimi mesi in tutte le sedi».
Il Messaggero – 10 agosto 2013