L’allarme lanciato dal Servizio veterinario e dall’Enpa che segue ora 17 animali. Una coppia va in vacanza «dimenticando» i gatti in cortile. Denunciati per abbandono di animali domestici per aver lasciato i loro due gatti in giardino ed essere partiti per le vacanze senza preoccuparsi di fornirli di cibo ed acqua.
È accaduto a Vazzola, dove l’Enpa di Treviso, l’ente nazionale protezione animali, dopo alcune segnalazioni da parte del vicinato, ha denunciato una famiglia per aver fatto le valige ed essere partita per le vacanze, senza preoccuparsi dei due gattini di casa. Ma è solo uno dei casi di abbandono, cui l’Enpa ha dovuto recentemente porre rimedio, in quest’estate 2013: un’estate in cui questa cattiva abitudine non conosce crisi e soprattutto sta assumendo una connotazione molto diversa.
Sono sempre più numerosi, infatti, i casi di persone costrette a trasferirsi per aver perso il lavoro, o a condividere l’abitazione con qualcuno, oppure impossibilitate a provvedere ai bisogni del proprio amico a 4 zampe che si rivolgono alle associazione per la tutela degli animali o al canile per poter trovare una nuova casa al proprio animale domestico. «Le aspettative di vita dei cani sono aumentate e spesso richiedono cure costose. In tempi di crisi queste spese per alcune famiglie non sono più sostenibili», ha spiegato Alberto Camerini, veterinario dell’Usl 9 e responsabile al Rifugio del cane di Ponzano, «ma i casi più frequenti sono di gente che si rivolge a noi perché non può più tenere il cane. Sono spesso stranieri, che devono tornare al loro Paese d’origine dopo aver perso il lavoro, o costretti a cambiare casa. In questi casi in accordo con i Comuni di residenza facciamo una verifica, ci facciamo firmare una liberatoria dall’ex padrone e cerchiamo di trovare una nuova sistemazione per l’animale. Tengo a precisare che prendersi un animale domestico è un impegno e deve sempre essere una decisione meditata».
Stessa situazione anche all’Enpa Treviso dove confermano che nell’ultimo anno sono stati ben 17 i cani che sono stati affidati all’associazione “a causa della crisi”. «Ora questi cani si trovano in pensione ed è l’associazione che si fa carico del problema grazie alle donazioni. Ma non è facile anche perché è un fenomeno in aumento».
Alla crisi si aggiunge la piaga dei gatti abbandonati: attualmente la protezione animali trevigiana sta ospitando oltre 70 mici e le richieste d’asilo continuano ad arrivare quotidianamente al ritmo di 5-8 telefonate, pari a 8-15 gatti, al giorno.
Nel territorio dell’Usl 9 si contano circa 150.000 gatti, ad oggi sono state censite circa 400 colonie feline. Un numero esorbitante e difficile da tenere sotto controllo.
La Tribuna di Treviso – 10 luglio 2013