“La proroga del blocco contrattuale del pubblico impiego anche al 2014 era inevitabile perche’ inserita gia’ nell’ambito delle manovre economiche decise in precedenze e perche’ per riaprire la discussione sui contratti del pubblico impiego ci vogliono in 3 anni 7 miliardi di euro che in atto non ci sono.
Abbiamo invece deciso di riaprire la trattativa e le relazioni sindacali per la parte giuridica dei contratti”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia, oggi a Marsala (Trapani).
D’Alia ha rilevato che “in questi 4 anni ill lavoro pubblico ha contributo in maniera determinante alla politica di risanamento del Paese attraverso il blocco degli aumenti stipendiali e del turn over. Cio’ ha determinato -ha aggiunto- una contrazione del personale pubblico di circa 300 mila unita’ e il livello delle retribuzioni si e’ allineato a quello dei lavoratori privati”.
Il ministro ha accennato poi al precariato nella pubblica amministrazione: “Stiamo lavorando -ha affermato- d’intesa con le Regioni, le autonomie locali e i sindacati per definire un pacchetto di norme che consenta alle amministrazioni di avvalersi in maniera piu’ proficua di questo personale e che possa sbloccare le immissioni in servizio dei vincitori di concorsi che sono stati bloccati”.
Agi – 5 luglio 2013