Estate, scatta la lotta alla febbre del Nilo. L’Usl 7 ha stanziato cinque mila euro per avvalersi della collaborazione di Entostudio Snc, azienda patavina specializzata nella lotta agli infestanti urbani.
Nel mirino, non solo le zanzare in grado di veicolare il pericoloso virus del Nilo, ma anche i ratti e altri insetti potenzialmente pericolosi per la salute umana, con l’obiettivo di monitorarne i focolai di riproduzione. In particolare, sarà Simone Martini, come già avvenuto in passato, ad effettuare i “blitz” anti zanzare. La convenzione resterà in vigore fino a fine 2014, e prevede 12 interventi l’anno. Anche i sindaci potrebbero presto divulgare prescrizioni anti-zanzare. La lotta alla febbre del Nilo è obbligatoria per tutte le Usl del Veneto, dopo l’entrata in vigore, nel 2008, del relativo Piano Regionale di Sorveglianza, e dopo la ricezione della circolare ministeriale del 12 giugno 2012, in cui la lotta al pericoloso virus è resa obbligatoria dal 15 giugno al 30 novembre per i casi autoctoni. Ancora nessun caso di contagio registrato nell’Usl7, ma la stagione è appena all’inizio. L’anno scorso, la febbre del Nilo provocò il decesso di un artigiano di Breda di Piave, il 33enne Fausto Mosole
La Tribuna di Treviso – 5 luglio 2013