La vittima ferita all’avambraccio, l’animale era legato al palo. Molti si erano già lamentati per il comportamento del padrone
VENEZIA – Da tempo molti commercianti del centro di Noale, nel Veneziano, si lamentavano per quel grande cane che, a loro dire, spesso e volentieri si muove senza guinzaglio e senza museruola. Ieri sono tornati alla carica: un rottweiler ormai molto noto ai noalesi ha provocato momenti di tensione in piazza Castello mordendo una donna del posto che abita a pochi metri di distanza.
L’episodio è capitato attorno alle 18, quando in centro storico c’era parecchio movimento. Molti puntano il dito contro il padrone del cane, ma la dinamica dell’accaduto non è chiara. Il cane stavolta il guinzaglio ce l’aveva ed era legato ad un palo sotto i portici, ma ha comunque aggredito la donna mordendola all’avambraccio. Molti si sono subito scagliati con toni accesi sul padrone, un noalese sulla quarantina con già alle spalle precedenti penali. Stavolta però dovrebbe cavarsela con poco: l’assenza di museruola per il rottweiler dovrebbe costare al padrone una contravvenzione amministrativa di 50 euro. Ben altra storia sarebbe se la donna dimostrasse di aver riportato gravi lesioni, ma pare che alla fine l’aggressione abbia provocato soprattutto clamore e paura.
Ieri sera all’orario di chiusura dei negozi tra i commercianti se ne parlava eccome: l’uomo è conosciuto in paese fin da quando era un ragazzino, bazzica quotidianamente tra i vari locali del centro storico e si fa sempre accompagnare da quel cane che incute grande timore proprio per la troppa libertà che gli viene concessa. Il rottweiler è infatti un cane da guardia che rischia di diventare pericolosamente aggressivo se lasciato in balia di se stesso o se non educato correttamente. Già in passato vari noalesi avevano segnalato il problema e più di qualcuno aveva invocato che il cane fosse tolto al suo padrone dopo i precedenti penali. «Per quelle strade passano pure molti bambini che per gioco potrebbero stuzzicarlo – racconta con rabbia un residente -. Allora si che sarebbero davvero guai seri».
Il Gazzettino – 22 giugno 2013