di Paolo Cornaglia Ferraris. I nuovo virus H7N9 identificato di recente in Cina, è passato dai polli agli uomini. La sindrome influenzale sostenuta dal nuovo virus è potenzialmente letale. Per ora nessun segno di pandemia, ma molti scienziati sono al lavoro per prepararsi al peggio.
Lo stesso accade per la SARS, arrivata in Italia con l’imprevista presenza di portatori sani. Forte preoccupazione anche per comuni batteri diventati mortali perché resistenti a qualunque antibiotico. Scienza e tecnologia, coniugate con globalizzazione, traffico di gente e merci e abuso di antibiotici cambiano la storia delle malattie e del loro controllo. Occorre considerare allora che la vigilanza e le capacità di prevenzione mal si coniugano coi tagli a ricerca e sanità. Molte persone non possono fare gli esami del sangue perché incapaci di pagare i ticket. I grandi sprechi di esami inutili convivono con la grande imprudenza di esami in ritardo in una sanità colpita dal calo del Prodotto interno lordo (Pil) e dalla corruzione ben più che dai nuovi virus e batteri.
Repubblica – 18 giugno 2013