Il maltempo dell’ultimo mese ha modificato il loro stile di vita: cambiano i posti e cercano cibo
BELLUNO – Il maltempo dell’ultimo mese modifica le abitudini degli uomini, ma soprattutto quelle degli animali. Ecco che l’orso si spinge vicino alle baite disabitate, la cinciallegra si fa «adottare» dai vigili del fuoco e un piccolo di capriolo si fa sorprendere dall’assessore ai lavori pubblici e dal sindaco di Belluno Jacopo Massaro vicino al letto del Piave nei pressi della caserma chiamata per l’appunto «ex Piave». Sono tre piccole storie di vicende accadute nei giorni scorsi nel Bellunese, che si è trovato nella morsa straordinaria di freddo, come mai accaduto prima da anni. Le tre storielle abbracciano le tre famiglie dei plantigradi, degli ungulati e dei volatili. Nella notte tra venerdì e sabato, infatti, un orso – presumibilmente Mj4 – si è spinto a Coi di Zoldo, in Val Zoldana, nei pressi di un piccolo agglomerato di baite e casere di montagna, che quel giorno non erano abitate da nessuno.
Belluno, la cinciallegra adottata di pompieri
Proprio davanti alle abitazioni rurali in muratura e legno ci sono alcune panchine in larice, ricavate da grossi tronchi. In quel posto, Mj4, ha deciso di «rifarsi le unghie o chissà che cosa gli è passato in mente», ha riferito poi il comandante della Polizia Provincia Gianmaria Sommavilla-. L’indomani alcuni passanti, vedendo le panchine in quello stato hanno avvisato le guardie provinciali, che sul posto hanno raccolto alcuni peli dell’orso per effettuare le analisi genetiche. «Il miele nelle arnie che si trovavano a 200 metri non è stato nemmeno sfiorato», ha concluso il comandante. Lunedì sera, invece, a fare una bella scoperta ci hanno pensato il sindaco di Belluno e l’assessore Luca Salti, che hanno trovato un «cucciolo di bambi» proprio vicino al letto del fiume della Caserma ex Piave.
Avvisate anche lì le guardie, queste hanno verificato che l’ungulato non fosse ammalato e lo hanno lasciato in libertà. Ad avere un elemento in più in caserma, invece, ci pensano i pompieri di Belluno, che da tre giorni hanno di fatto adottato una piccola cinciallegra. Trovata denutrita e sola se ne sono presi cura, tanto che il piccolo uccellino non appena sente parlare salta sui computer e si fa nutrire direttamente dalle mani (e perfino dalla bocca) dei vigili del fuoco. Non appena uscirà il sole, e con lui l’estate, gli animali riprenderanno la vita di sempre, nel frattempo si lasciano coccolare.
Federica Fant – Corriere del Veneto – 7 giugno 2013