Al Rovigo i 1.400 candidati del concorso per un solo posto. Nel piazzale del CenSer sono un migliaio abbondante, ben 1.343, ma le loro storie sono molto simili, obiettivo comune quell’unico posto da infermiere a tempo indeterminato, messo in concorso dall’Usl 18.
Alle 10 scatterà lo scritto e per accogliere i partecipanti sono stati allestiti i tutti i 7 mila metri quadri del Padiglione E. Ci sono i neolaureati in cerca del primo impiego, i 30enni e i 40enni schiacciati dal tallone della precarietà, i professionisti esperti che cercano di migrare dal privato al pubblico, dove ci sono maggiori sicurezze e migliori condizioni di lavoro.
«Sono 15 anni che lavoro in Italia in una Casa di riposo – spiega Iraida, di origine cubana – ma sarebbe più gratificante il lavoro in ospedale». Un ragionamento condiviso da Isabella che arriva da Villadose con un percorso professionale simile. «Siamo tutte formate in Scienze infermieristiche e il lavoro nelle strutture per anziani ci ha permesso di acquisire competenze ulteriori sul versante geriatrico» aggiunge.
Ma nel privato ormai se ne vedono di tutti i colori. «Ormai ci sono i contratti da un mese» spiega Maria Rita che arriva da San Marco in Lamis, nel Foggiano o ancora chi come Silvia, ferrarese fresca di laurea, racconta che «sempre più spesso ci chiedono di aprire una partita Iva e di versarci i contributi da sole».
Cose che nel pubblico non accadono. E anche per questo che a Rovigo c’è la fila. «In un anno e mezzo ho fatto dieci concorsi – spiega Serena di Caserta – tutti al Nord e in buona parte anche più affollati di questo. A Forlì eravamo in cinquemila».
Per ospitare la prima prova, organizzati quattro ingressi differenziati che, aperti alle 10, hanno consentito di iniziare lo scritto attorno a mezzogiorno, identificati e registrati tutti i candidati. Dieci le domande da soddisfare in 35 minuti, con risposte aperte e sintetiche che verranno valutate dalla commissione composta da 36 persone, tutte dipendenti dell’Usl 18 e coordinata dalla dottoressa Maria Rosa Boscolo, responsabile della Direzione infermieristica. Gli idonei allo scritto arriveranno alla prova pratica, entro un paio di mesi. Chi supererà quest’ultima accederà all’esame orale.
Il vincitore, senza intoppi, prenderà servizio entro novembre. La graduatoria definitiva dal concorso resterà valida per i prossimi tre anni, riferimento in caso di eventuali
Il Corriere del Veneto – 7 giugno 2013