Allarme cinghiali, Italcaccia ha la soluzione: «Inseriamolo tra le specie cacciabili del Veneto». È l’idea del presidente regionale Gianni Garbujo, intervenuto al convegno regionale di Pieve di Soligo, per salvare i Comuni delle Prealpi dall’invasione di cinghiali che stanno devastando pascoli e allevamenti.
Con pericolose incursioni nei centri abitati e sulle strade: due esemplari, di cui uno travolto e ucciso, hanno fatto capolino addirittura sulla Pontebbana. «Fino al 1990 era una specie che si poteva cacciare tranquillamente» spiega Garbujo «siamo impegnati 365 giorni l’anno sul territorio per il controllo delle specie nocive, e quando serve con l’abbattimento della fauna che può recare danni al mondo agricolo: oggi il cinghiale è una devastazione per le nostre colline. Non si spaventino gli ambientalisti: per avere il porto d’armi noi dobbiamo avere una fedina penale immacolata». Secondo Garbujo le gabbie da cattura sono insufficienti, e per contenere le specie nocive serve un piano che comprenda anche la lotta a nutrie, lepri, fagiani e starne.
La Tribuna di Treviso – 19 maggio 2013