La stima preliminare dell’Istat ha rivelato inoltre, rispetto al primo trimestre 2012, un calo del 2,3%. Il dato negativo è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’industria e dei servizi. Il riduzione di Pil già acquisita per quest’anno è di 1,5%, rispetto al 1,3% previsto dal governo.
Nel primo trimestre del 2013, secondo la stima preliminare dell’Istat, il prodotto interno lordo (Pil) espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e del 2,3% nei confronti del primo trimestre del 2012. Si tratta del settimo trimestre consecutivo di calo: un record assoluto.
Il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’industria e dei servizi e di un aumento nel settore dell’agricoltura. Il primo trimestre del 2013 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2012. La variazione acquisita per il 2013 è pari a -1,5%, rispetto al -1,3% previsto dal governo.
Nel confronto con il trimestre precedente, il Pil è aumentato dello 0,6% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrata una crescita dell’1,8% negli Stati Uniti e dello 0,6% nel Regno Unito.
Quotidiano sanità – 15 maggio 2013