Vertice con ministri e capigruppo, il premier inaugura la strategia delle «convergenze preventive» per evitare frizioni. Su Imu e fondi per la Cassa integrazione il decreto destinato a sciogliere i due nodi più intricati sul cammino appena iniziato del governo arriverà probabilmente mercoledì.
E’ quanto emerso dal vertice che Enrico Letta ha tenuto a palazzo Chigi con i ministri Alfano, Saccomanni, Franceschini, Moavero e Quagliariello , a cui hanno partecipato i capigruppo della maggioranza, e nel corso del quale è stata tracciata una sorta di road map per i primi cento giorni dell’esecutivo. Di inaugurazione di «un metodo nuovo» ha parlato il capogruppo del misto della Camera, Pino Pisicchio, che evocando le morotee convergenze parallele, ha detto che Letta intenderà muoversi sulla base di «convergenze preventive», da attuarsi attraverso incontri periodici di maggioranza destinati a «sminare la rotta del governo da eventuali punti di frizione».
Un’impostazione, questa, che discende dal tipo di maggioranza allargata che sostiene il governo e nella quale un ruolo particolare sarà svolto dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, in funzione di ”facilitatore“ del dialogo tra forze che fin a poche settimane fa si sono aspramente scontrate. Un sistema orientato a trovare le vie meno impervie per affrontare i temi più divisivi dell’agenda di governo. Non a caso lo stesso Franceschini ha parlato di «un percorso che cercheremo di fare nei primi cento giorni con obiettivi raggiungibili e condivisi». In primo luogo la questione Imu e il reperimento dei fondi per finanziare la Cassa integrazione in deroga. Temi che verranno affrontati domani al seminario nell’Abbazia di Spineto, ma che vedranno la loro sistemazione in un apposito decreto solo a metà settimana, visti anche gli impegni internazionali del ministro dell’Economia Saccomanni.
PRIORITA’ OCCUPAZIONE
Sull’Imu, Brunetta, al termine della riunione, ha comunque ribadito che «la tassa sulla prima casa sarà cancellata». Il capogruppo azzurro, per quanto riguarda poi l’Imu 2012, ha aggiunto che il Pdl «non ha affatto rinunciato alla sua restituzione». Meno esposto a reciproci mal di pancia il tema Cig, anche per i suoi punti di contatto con la grave questione della disoccupazione giovanile che Letta inserisce tra le assolute priorità del governo. E che è stata al centro dell’incontro del premier con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, durante il quale Letta ha insistito molto sulla necessità che «l’Europa dia un’efficace risposta al problema della disoccupazione giovanile che è arrivata a livelli assolutamente insostenibili». Il presidente del Consiglio e Schulz si sono quindi trovati d’accordo nell’esigere che «il prossimo Consiglio Europeo concentri gli sforzi per un piano straordinario e immediato per l’occupazione giovanile».
Sul terzo degli argomenti che fanno da titolo al programma di governo, quello delle riforme, Letta avrebbe mostrato molta determinazione nel chiedere, in particolare al ministro responsabile, Gaetano Quagliariello, l’individuazione di un «punto di non ritorno» per l’attuazione delle riforme, soprattutto di quella elettorale. E non solo di questa, essendosi affrontato nella riunione anche il tema dei regolamenti parlamentari, al quale Quagliariello – ospite ieri di ”Radio anch’io“ – è sembrato attribuire molta importanza per lo snellimento e la velocizzazione dei lavori parlamentari. Appare invece ormai tramontata, e senza particolari rimpianti da parte di nessuno, l’opzione Convenzione, mentre, di contro, sembra farsi strada la tendenza a una maggiore valorizzazione del ruolo del Parlamento per la realizzazione delle riforme in coerenza col dettato costituzionale.
Il Messaggero – 11 maggio 2013