Unione Europea La Commissione europea ha reso noto in un suo comunicato stampa, dal titolo “Sicurezza alimentare – la Commissione rivede le misure sulle importazioni dal Giappone”, che gli esperti del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (SCoFCAH) hanno approvato una misura per rivedere le norme sulle importazioni di alimenti e mangimi provenienti dal Giappone dopo l’incidente nucleare di Fukushima
Nell’ambito della misura, le restrizioni esistenti per le importazioni di alimenti e mangimi provenienti dalla prefettura di Fukushima sono mantenute, mentre le misure di controllo sono state leggermente modificate per le altre 9 prefetture situate nella zona soggetta a restrizioni (Gunma, Ibaraki, Tochigi, Miyagi, Saitama, Tokyo, Iwate, Chiba e Kanagawa). Per queste prefetture i principali cambiamenti sono l’eliminazione dalla lista dei prodotti per i quali è richiesto il pre-test, precedente all’esportazione verso l’UE, di pere, frutta a granella e capesante così come l’aggiunta alla lista di grano saraceno, radice di loto e manzo. Viene inoltre richiesto il pre-test sui funghi provenienti da Nagano, Aomori e Niigata. Sulla base dei risultati del monitoraggio 2013, si prevede di effettuare la successiva revisione di tali misure poco prima del 31 marzo 2014. Le misure saranno pubblicate nella seconda metà di maggio 2013, a seguito dell’adozione della proposta da parte della Commissione, e dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1° giugno 2013.
(Con la collaborazione dell’ufficio Coldiretti Rappresentanza per le Relazioni con le Istituzioni Comunitarie Bruxelles) – 23 aprile 2013