Ha fatto in tempo a chiamare il 118 con il suo cellulare ma subito dopo si è accasciato nel giardino di casa morendo dissanguato per le ferite provocate dal suo cane che lo aveva improvvisamente azzannato al collo e a una spalla. È accaduto ieri pomeriggio, poco dopo le 17, a Sannazzaro de’ Burgondi, paese di seimila abitanti nella bassa Lomellina.
Vittima un uomo di 47 anni, Fausto Schiavi, vedovo, che viveva solo in una villetta in via Castello. Nessuno, a quanto pare, si sarebbe accorto di quanto stava accadendo e, quando sono arrivati i soccorritori, non c’era ormai più nulla da fare. L’uomo era in giardino con il cane, un Dogue de Bordeaux, che gli era stato regalato tempo fa da un amico e che era diventato il suo inseparabile compagno. Difficile dire cosa abbia scatenato l’animale, che — secondo i vicini — sembrava docile e non si era mai ribellato al suo padrone. Il Dogue è un molosside di origine francese, probabilmente discendente degli alani, che è molto resistente alla fatica, ha una grande potenza fisica e per questo viene usato come cane da guardia e da difesa. Ha il difetto di essere iper aggressivo e le sue reazioni sono spesso dettate dalla paura. Ma da quando Schiavi lo aveva «adottato» non aveva causato problemi. Ieri pomeriggio il suo padrone lo stava facendo giocare, come tutti i giorni, in giardino, quando qualcosa ha fatto scattare nell’animale il suo istinto aggressivo. Ha gettato a terra l’uomo e lo ha azzannato più volte a una spalla e poi al collo, sino a recidere la vena giugulare. Ed è stata quest’ultima ferita a causare la rapida morte dell’uomo che tuttavia ha avuto la forza di estrarre il cellulare e di chiamare i soccorsi. La forte emorragia gli è stata fatale. Gli uomini del 118 lo hanno trovato in una pozza di sangue ormai privo di vita. Il cane, subito immobilizzato, è stato affidato al servizio veterinario di Vigevano.
Corriere della Sera – 17 aprile 2013