«E’ stata eseguita un’operazione di ripristino delle regole che andava fatta»: lo ha detto il segretario Flavio Tosi riserva alle decisioni del consiglio veneto del che ha espulso 35 ‘ribell’.
«Mi spiace – ha aggiunto parlando dei momenti di tensione – che qualcuno sia arrivato a usare le mani e i piedi anche nei confronti del sottoscritto e purtroppo anche del giovane carabiniere che mi accompagna. Sono rammaricato anche per la reazione di Bragantini che ha reagito a un colpo». Per il segretario veneto della Lega Flavio Tosi sarebbero «gli amici del cerchio magico» ad opporsi alla nuova strategia politica del Carroccio. Tosi, sindaco di Verona, lo ha detto dopo la convulsa riunione del consiglio nazionale veneto a Padova. Un vertice caratterizzato dalla decisione di espellere dal Carroccio 35 attivisti ‘ribelli’, scelta violentemente contestata in sede e in strada da molti dei diretti interessati. «Eppure è un cambiamento – ha sottolineato Tosi all’agenzia Ansa – sancito democraticamente dal congresso. Nonostante questo chi vi si oppone non lo fa nei modi corretti ma boicottando la campagna elettorale sul territorio, boicottando Pontida danneggiando così premeditatamente la Lega». «Diamanti, lingotti, Belsito – ha spiegato il segretario – e le riforme mai raggiunte in sede romana avevano provocato una perdita di fiducia e di consensi. Fortunatamente l’arrivo di Maroni, la nascita della Macroregione del Nord e di un moderno partito territoriale sul modello della Csu bavarese hanno introdotto il cambiamento». «Ora si va avanti – ha concluso il sindaco scaligero – abbiamo di fronte le amministrative a Vicenza e Treviso e il grande lavoro per la macroregione che tre nostri governatori stanno costruendo con l’aiuto di cinquemila attivisti e decine di migliaia di elettori».
(Ansa) – 14 aprile 2013