Chiude i lavori la commissione istituita un anno fa. Ruzzante: «Falle amministrative nelle operazioni per le nuove sedi di Belluno, Vicenza e Treviso»
Non era mai accaduto, ma questa volta una commissione d´inchiesta istituita dal Consiglio regionale ha terminato il suo lavoro. E ne esce confermato un atto d´accusa sulla passata gestione dell´Arpav, l´Agenzia regionale per l´ambiente, dalla corposa relazione di 113 pagine che viene ora consegnata all´aula perché sia discussa. Istituita un anno fa, la commissione, presieduta da Piero Ruzzante (Pd), ha svolto il suo mandato nel tempo prefissato, rispettando l´impegno preso di verificare un decennio di conduzione amministrativa di Arpav, indagandone la gestione delle risorse e del personale, le scelte logistiche e strategiche, l´acquisizione di beni e servizi.
TEMPI RISPETTATI. In un anno di lavoro la commissione si è riunita 19 volte: sono stati ascoltati amministratori passati e presenti di Arpav, referenti regionali, responsabili delle strutture regionali. In tutto una trentina di interlocutori. Sono stati vagliati analiticamente i bilanci Arpav dal 1999 al 2010, la dotazione del personale e la gestione delle diverse sedi provinciali e regionale. «È la prima volta che una commissione d´inchiesta istituita dal Consiglio regionale, arriva a completare il suo lavoro – dichiara Ruzzante – Ci eravamo dati un anno di lavoro e abbiamo rispettato i tempi alla perfezione. Il voto sulla relazione finale è stato espresso all´unanimità. Ringrazio i tecnici e i funzionari per il notevole lavoro di supporto». «È stato fatto un lavoro approfondito – sottolinea con analoga soddisfazione il vicepresidente della commissione Piergiorgio Cortelazzo (Pdl) – com´era nelle intenzioni della commissione. Lo spirito non è mai stato inquisitorio bensì quello di chiarire la particolare situazione economica che ha interessato l´Arpav negli ultimi anni. Ora la relazione passerà all´esame dell´aula all´insegna della massima trasparenza». La commissione è stata istituita – su iniziativa dei consiglieri di opposizione con il progetto di legge a duplice firna Piero Ruzzante-Pietrangelo Pettenò – a fronte delle gravi difficoltà economiche e finanziarie di Arpav, che hanno costretto la Regione ad intervenire con stanziamenti straordinari.
GUAI FINANZIARI. «Tuttora – evidenzia Ruzzante – persiste una situazione di crisi finanziaria che mette a rischio sia il personale, sia i servizi che Arpav garantisce, sia il mantenimento di sedi e laboratori. Il lavoro della commissione ha portato a galla situazioni di “mala gestione”. Ad esempio l´acquisto di una nuova sede nel territorio di Belluno, la cui alienazione è stata prevista dagli amministratori prima ancora che fossero conclusi i lavori di costruzione. A Treviso poi abbiamo rilevato un aumento esponenziale dei costi per l´acquisto e per i lavori di quella sede: da 12,2 milioni inizialmente previsti a 21,6 milioni. Nel caso della sede di Vicenza si è riscontrato che l´agenzia ha stipulato un contratto preliminare di compravendita di cosa futura senza ottenere le previste autorizzazioni all´alienazione di parte del proprio patrimonio immobiliare e alla sottoscrizione di un nuovo mutuo, risorse poste comunque a parziale copertura dell´investimento. A ciò si aggiungono errori nelle previsioni di entrate che non si sono concretizzate a causa dell´impossibilità di vendere le vecchie sedi».
La commissione «invita la Giunta ad adottare un sistema di maggior controllo e agli enti una maggiore trasparenza, attraverso la pubblicazione dei bilanci sul Bur e di tutte le deliberazioni sui siti istituzionali». Sarà ora l´aula consiliare a prendere in esame il lavoro svolto dalla commissione.
Il Giornale di Vicenza – 7 aprile 2013