L’azienda sanitaria vicentina lo aveva segnalato alla magistratura per alcune prescrizioni dubbie. Archiviata l’indagine su di un noto dottore dei bambini
Il dottor Giuseppe Grillone si era comportato con correttezza. Non aveva commesso alcuna truffa, come era stato ipotizzato dall´Ulss che aveva segnalato la sua posizione in procura. Il pubblico ministero, acquisite le deduzioni fatte dall´interessato alla stessa Ulss, ne ha chiesto e ottenuto l´archiviazione, che è stata firmata dal giudice.
Grillone, noto e stimato pediatra vicentino, era finito sotto inchiesta con l´ipotesi di truffa aggravata. L´Ulss aveva segnalato negli anni scorsi di essere stata caricata dal pediatra di una spesa superiore del 340 per cento rispetto alla media dei suoi colleghi, a causa anche di prescrizioni farmaceutiche a pazienti di altri medici ai quali venivano fatti pagare solo in parte i farmaci. L´azienda sanitaria ipotizzava un giro da 115 mila euro.
Il pediatra, che dispone di un proprio ambulatorio convenzionato, oltre a visitare i propri pazienti si era reso sempre disponibile sia a sostituire i colleghi sia ad accogliere i pazienti che si rivolgevano al suo studio per consulenze e prestazioni di carattere urgente.
Le supposte anomalie erano emerse durante i controlli periodico che gli uffici del San Bortolo compiono sui medici dell´Ulss 6. Dalle verifiche incrociate era stata evidenziata la spesa del dott. Grillone, ritenuta superiore a quelle dei colleghi pediatri; di fatto, l´ipotesi era che avesse prescritto una quantità di farmaci – a carico del servizio sanitario nazionale – più alta di altri professionisti, e in alcuni casi per pazienti non suoi. In questa maniera secondo l´Ulss avrebbe provocato un danno economico, tanto che la direzione aveva deciso di denunciarlo per truffa.
La procura, dopo aver disposto l´iscrizione del medico, aveva preso atto delle sue deduzioni formulate in sede disciplinare ed aveva poi provveduto a presentare istanza di archiviazione del procedimento.
Il pm ha escluso qualsiasi ipotesi di reato, scrivendo fra l´altro che «il profilo di irregolarità ascrivibile al dottor Grillone, secondo la segnalazione dell´Ulss (prescrizioni fatte a pazienti di altri medici con l´utilizzo del formulario del servizio sanitario nazionale), non pare idoneo a integrare una condotta di rilevanza penale; al di là delle deduzioni fatte dall´interessato (secondo cui, ai sensi dell´accordo regionale sui pediatri, sarebbero legittime le prescrizioni farmaceutiche per prestazioni urgenti e non differibili), risulta comunque non provato il profilo dell´artificio non essendo acquisiti riscontri sul contenuto delle prescrizioni e sulle circostanze del loro rilascio».
Per queste ragioni, il giudice ha accolto la richiesta di archiviazione; il medico pertanto è uscito a testa alta da una vicenda che lo aveva coinvolto suo malgrado, e nel corso della quale è stata dimostrata la sua correttezza e la sua estraneità alle accuse
Il Giornale di Vicenza – 6 aprile 2013