Ospedale di Oderzo: cinque primariati non hanno un titolare. Giorgio Roberti direttore generale dell’Usl 9 , ricevuto dal consiglio comunale e dal sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera, ha fatto una panoramica generale, e molto chiara, sulla situazione del presidio ospedaliero di Oderzo, anche in relazione ai tagli alla spesa pubblica ed ai blocchi dei concorsi operati dalla Regione.
«L’azienda è in buona salute», ha detto Roberti, «Per il quarto anno consecutivo il bilancio è in pareggio. Abbiamo livelli di servizi ed assistenza molto elevati, mantenere tali livelli in questo quadro economico non è facile. Avremo quest’anno fra i 17 ed i 20 milioni di finanziamenti in meno, abbiamo margini molto ristretti». Roberti ha analizzato nei dettagli la situazione dell’ospedale di Oderzo, che conosce molto bene perché a Oderzo, nell’allora Usl 11, aveva iniziato a lavorare nel 1985. «Oderzo ha 5 primariati che non hanno il titolare. Stiamo valutando con la Regione come procedere considerando i blocchi delle assunzioni e l’attesa dell’approvazione delle schede. Non possiamo però rimanere in questo stato di precarietà, chiederemo la copertura in deroga alla Regione, in via straordinaria». I primariati vacanti sono Chirurgia, Medicina (che garantisce l’interim «facendo i salti mortali», Ortopedia, Ginecologia, Pediatria. «A quanto sappiamo non sono previste soppressioni. Non c’è nulla di ufficiale, ma faremo tutto quello che possiamo per garantire una buona copertura dei servizi», ha specificato il direttore generale. Il consigliere Pdl Marcello Ferri, medico, osserva: «Oderzo ha pochi primari. Le motivazioni presentate dal direttore non mi convincono appieno. È preoccupante che la maggior parte delle attività non sia sotto la responsabilità di un primario. Non vorrei che la mancata copertura fosse propedeutica a tagli». Resta aperto il problema di Psichiatria, ne parla il consigliere Antonio Neri, anch’egli medico: «Psichiatria si trova in situazione di sofferenza e questo potrebbe incidere sulla funzionalità del reparto. Il dottor Silvestrini è precario da tre anni, da prima ancora che si verificasse il blocco dei bandi». Però senza le linee guida della Regione «non si possono intraprendere concorsi», ha ribadito Roberti.
La Tribuna di Treviso – 29 marzo 2013