La busta arancione (telematica) diventa realtà. Annunciato nel 2009 dall’allora ministro del lavoro Maurizio Sacconi, entro la fine di aprile debutterà anche per i lavoratori italiani (cominciando dagli iscritti all’Inps nati entro il 1955) il calcolatore della pensione, grazie al quale si potrà sapere a che età e con quale assegno si potrà smettere di lavorare.
Grazie alla collaborazione tra ministero del lavoro, Inps e Adepp, l’Associazione che riunisce le casse di previdenza dei liberi professionisti, partiranno infatti tre nuovi servizi per consentire a tutti i lavoratori di conoscere il proprio conto pensionistico, ovvero il totale della contribuzione versata, anche a più enti, grazie al quale poi poter effettuare delle proiezioni sul proprio futuro pensionistico.
Tre le tappe dell’operazione. Si parte con l’Eci, l’estratto conto integrato nel quale saranno raccolte le informazioni sulla contribuzione versata in differenti gestioni Inps o presso diverse casse previdenziali (si stima che i lavoratori interessati siano 5-6 milioni). La procedura dell’Eci è stata avviata lo scorso anno, in via sperimentale, per un campione di 100 mila lavoratori. Ora, grazie alla collaborazione tra Inps e Casse previdenziali un altro milione di cittadini, entro il mese di aprile, potrà usufruire dello stesso servizio.
Sempre a partire da aprile sarà attivato sul sito dell’Inps (www.inps.it, tra i servizi online) il Calcolatore della pensione che consentirà di conoscere in via previsionale la data del proprio pensionamento e l’importo presuntivo della pensione. Nella prima fase potranno accedere al servizio solo i lavoratori (dipendenti, autonomi o co.co.co.) iscritti all’Inps nati prima del 31 dicembre 1955. Per i lavoratori che hanno contributi accreditati sia nel Fpld sia nella Gestione separata, il servizio consentirà anche il calcolo della pensione in regime di totalizzazione. Nei prossimi mesi il servizio verrà progressivamente attivato per tutti i lavoratori in prossimità del conseguimento dei requisiti di pensione.
Per i lavoratori più giovani, per i quali la lontananza dal momento della pensione non consente di formulare ipotesi sufficientemente attendibili di calcolo della pensione (troppe le variabili: l’evoluzione retributiva individuale, gli anni e la continuità del lavoro, la scelta del periodo di pensionamento ecc.), arriverà invece entro la fine dell’anno il simulatore della pensione. Partendo dall’estratto conto dei contributi versati si potranno elaborare differenti scenari previdenziali (sulla base di profili codificati) proiettando ipotesi collegate all’atteso futuro lavorativo.
ItaliaOggi – 22 marzo 2013