Spending, Asl sugli scudi. Il Mef richiama le Asl all’applicazione della spending review. Le aziende sanitarie locali, che già nel 2012 hanno dovuto ridurre del 5% la spesa per beni e servizi (ad eccezione degli acquisti di farmaci), sono ora chiamate a un ulteriore sacrificio dovendo portare al 10% il taglio dei costi a decorrere dal 1 gennaio 2013.
Una chance importante di risparmio arriverà dalla rinegoziazione dei contratti troppo onerosi che non rispettano i parametri fissati dal dl 95. In caso di mancato accordo con le imprese entro 30 giorni, le Asl avranno diritto di recedere dal contratto, senza alcun onere a carico delle aziende sanitarie. Nel frattempo, fino a quando non saranno indette le nuove gare, le Asl potranno accedere a convenzioni quadro di altre regioni per approvvigionarsi dei beni e servizi indispensabili a garantire l’attività gestionale e assistenziale. Le istruzioni alle aziende sanitarie arrivano dal Ragioniere generale dello stato, Mario Canzio, e coinvolgono i rappresentanti del Mef in seno ai collegi sindacali. Sul punto, Mario Canzio è chiaro: dovrà essere intrapresa «ogni utile iniziativa in ordine al rispetto, da parte delle Asl, delle disposizioni normative di contenimento e monitoraggio della spesa pubblica, segnalando eventuali inadempimenti ai competenti uffici delle amministrazioni vigilanti». Nella circolare n. 12 del 4 marzo 2013, la Ragioneria ha ribadito l’obbligo per le amministrazioni di utilizzare le convenzioni Consip precisando che i contratti stipulati in violazione di questa regola «sono nulli, costituiscono illecito disciplinare e sono causa di responsabilità amministrativa». La nota contiene inoltre importanti indicazioni sulla certificazioni dei crediti da parte di regioni, enti locali e Asl. Questa possibilità, ricorda la circolare, è preclusa agli enti delle regioni sottoposte ai piani di rientro dal disavanzo sanitario. Gli altri dovranno comunicare al Mef entro il 10 di ciascun mese il numero e l’ammontare delle certificazioni. Completa il quadro anti-sprechi anche l’invito rivolto dalla Rgs alle Asl a ridurre le consulenze esterne e a effettuare periodiche verifiche di cassa per accertare la liquidità.
Italia Oggi di giovedì 7 marzo 2013