La previdenza privata in Italia è tassata come nessun’altra in Europa, con un’aliquota sui rendimenti finanziari dei contributi versati alle casse previdenziali che ammonta addirittura al 20%, ovvero ai livelli di “un fondo speculativo qualsiasi”.
A puntare il dito contro un sistema iniquo è stato oggi Andrea Camporese, presidente dell’Adepp (Associazione enti previdenziali privati) nel suo intervento al Professional Day 2013, l’appuntamento che ha riunito a Roma professionisti italiani, esponenti di governo e della politica.
“Abbiamo bisogno di essere uguali ai professionisti europei”, ha chiesto a gran voce Camporese citando come esempio il caso della Francia, dove la tassazione sui fondi previdenziali è pari a zero. Le 19 casse previdenziali private in Italia contano 2 milioni e 100mila iscritti; Camporese ha ricordato che oltre alla tassazione del 20% sui rendimenti dei montanti di tali iscritti, al momento dell’erogazione la pensione viene tassata secondo gli scaglioni Irpef: “E questo in Europa non esiste”.
Dalla riunione di ieri, tuttavia, il presidente dell’Adepp è uscito portando a casa l’impegno per la prossima legislazione di Pdl, Pd e Fratelli d’Italia, a ridurre tale tassazione. In tal modo, ha spiegato, si creerebbero “risorse per dare pensioni più alte e per dar vita a un sistema di welfare specifico dei professionisti che non c’è e che può essere affidato alle casse di previdenza. Mi aspetto che chiunque vinca – ha concluso Camporese – questo tema sia immediatamente messo al centro di un programma di governo”.
ItaliaOggi – 20 febbraio 2013