Tagli ovunque nel comparto sanitario, così, la clinica Pederzoli raddoppia le tariffe dei parcheggi interni all’ospedale. Dal primo gennaio, dopo il primo quarto d’ora gratuito (prima era mezz’ora), che siano 20 minuti o 2 ore, la sosta si paga 1 euro; ad ogni ora successiva la tariffa aumenta di 50 centesimi, fino a 4 euro per 7-8 ore e 5 per tutto il giorno.
Dalla clinica si limitano a dire che il centro sanitario è privato e che sono decisioni amministrative per far fronte ai costi dei servizi e ai tagli «feroci» della Regione. Il sindaco di Castelnuovo, Maurizio Bernardi, comune su cui ricadono le aree dei tre parcheggi a pagamento interni alla Pederzoli, alla domanda se ritiene opportuno l’aumento, commenta così: «In questo momento è un pesante incremento per i cittadini, ma non entro nelle scelte della direzione amministrativa».
I parcheggi accessibili al pubblico sono quattro: uno, grande, sterrato e lontano dalla porta di entrata ospedaliera, è gratuito, ma ieri era quasi impraticabile, ridotto a un campo fangoso e pieno di buche. Su quel terreno verrà costruita una Residenza sanitaria assistita, quindi, i circa 140 posti auto gratuiti saranno trasferiti nell’area del nuovo ingresso viario ospedaliero. Una volta terminato, questo nuovo parcheggio realizzato dalla Pederzoli, dovrebbe essere ceduto ai comuni e si vedrà, poi, se rimarrà libero da «ticket».
Il sindaco di Peschiera, Umberto Chincarini, anche presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl 22, non commenta il raddoppio delle tariffe per i parcheggi della Pederzoli.
Ma quando gli si chiede cosa pensa del direttore generale, Alessandro Dall’Ora, accusato dai medici di favorire la sanità privata dell’Usl 22, risponde: «A me non risulta che Dall’Ora favorisca Peschiera o Negrar. I problemi della zona sono dati da una mancanza di politica chiara di programmazione sanitaria regionale: l’assessore Luca Coletto è prigioniero della mancanza di decisioni del Consiglio regionale e della relativa Commissione Sanità. Noi sindaci della Conferenza siamo in 37, e ogni comune conta per uno e non per numero di abitanti, abbiamo un ruolo di controllo e di partecipazione ai progetti in ambito socio-sanitario.
Ad oggi, però, non siamo stati ancora coinvolti e informati sul riodino delle schede sanitarie regionali».
Il primo cittadino di Peschiera sottolinea, inoltre, come ogni anno «i Comuni versano 27,05 euro procapite. Peschiera, così, che ha 10 mila abitanti, partecipa con 270 mila euro ai progetti di politica sociale. Soldi che la Regione mette in un unico bilancio e che poi distribuisce in servizi al territorio».
Chincarini ha già calendariato un incontro con una delegazione di primari dell’ospedale di Bussolengo. In seguito incontrerà anche l’assessore regionale Coletto.
Annamaria Schiano – Corriere di Verona – 14 febbraio 2013