Proteste a Voltabarozzo per la strana abitudine di due cuochi cinesi residenti in via Piovese: «Intervengano i vigili»
Le proteste giungono dal vicino panificio, dai vicini, da qualche abitante del quartiere che l’ha saputo in bar. Non si sa ancora di cosa si tratti precisamente ma una cosa è certa: due cuochi cinesi residenti in via Piovese sono riusciti a catalizzare lo sdegno e la disapprovazione di tutto il vicinato.
C’è chi dice siano pipistrelli, chi ali di pollo, zampe di coniglio o qualsiasi altra diavoleria culinaria. Succede appunto in via Piovese, in un’abitazione compresa tra i numeri civici 14 e 20 dove vivono due cuochi cinesi assunti in un locale cittadino. Ebbene, da qualche giorno hanno appeso al terrazzo le carcasse di un qualche tipo di animale.
«I gatti del quartiere passano tutto il pomeriggio nel giardino dell’abitazione e tentano di avvicinarsi alle carcasse» raccontano alcuni residenti, «così i padroni di casa cercano di allontanarli lanciando loro i sassi. Nessuno sa di cosa si tratti, guardandoli così sembrerebbero pipistrelli oppure ali di qualche volatile. Quel che è certo, è che fanno veramente senso».
Qualche mugugno anche dal vicino panificio o dai negozi del circondario. Al cortiletto in cui sono state esposte le carcasse si accede attraverso un vicolo all’altezza del civico 20 di via Piovese. «Qualcuno vorrebbe richiedere l’intervento della polizia municipale ma si temono ritorsioni e quindi nessuno ha ancora mosso un dito» continuano i residenti che per lo stesso motivo non vogliono esporsi in prima persona, «però una situazione simile non si può tollerare».
Inutile negarlo: il fatto che gli abitanti dell’alloggio siano due cuochi cinesi ha creato più di qualche suggestione. Certo, il locale in cui lavorano nulla ha a che fare con la loro abitazione ma tanto basta per alimentare le leggende che già ruotano intorno alla cucina cinese.
Ieri pomeriggio a casa non c’era nessuno. La processione di abitanti del quartiere in “visita” però c’era eccome: guardano, fotografano, scambiano commenti, girano le foto via mms.
«Capiamo che la loro cultura è diversa dalla nostra però bisognerebbe cercare di non dimenticare mai le regole della buona convivenza. Oltre a un aspetto igienico-sanitario, non si può trascurare neppure la pubblica decenza. Non si possono esporre in questo modo carcasse di animali al terrazzo».
Il Mattino di Padova – 9 febbraio 2013