«E’ molto grave che la Giunta lasci ai tecnici il compito di rivedere la riorganizzazione dei servizi. Oltre al fatto che viene confermato il taglio di 200 milioni di euro di finanziamenti alle Ulss, è soprattutto la mancanza di programmazione politica a lasciare più di un’ombra su questo riparto. Manca il coraggio di fare scelte, lasciando sostanzialmente ai Direttori generali il compito di arrangiarsi da soli».
Il giudizio è dei consiglieri regionali del Pd e membri della commissione sociosanitaria, (Claudio Sinigaglia, Bruno Pigozzo, Stefano Fracasso, Sergio Reolon e Graziano Azzalin) dove venerdì è stato licenziato (col voto contrario dei Democratici) il riparto provvisorio 2013 alle Ulss venete. «Sono rimasti grossi squilibri tra le diverse Ulss. Resta poi una grossa incognita sulle risorse statali in arrivo, ovvero i 21 milioni del Fondo sociale, cui si aggiungono altri 21 milioni per la non-autosufficienza. Non accetteremo infatti che, come sarebbe intenzione della Giunta, i soldi del sociale vengano dirottati integralmente per tappare quanto viene tagliato negli extra-Lea. Quelle infatti – concludono i consiglieri democratici – sono risorse indispensabili per garantire tutta una serie di servizi fondamentali, a favore di persone disabili, delle famiglie, della formazione professionale e soprattutto per costituire il Fondo per le emergenze sociali, a tutela di chi si ritrova impossibilitato a pagare affitti, utenze e ad affrontare spese di primaria necessità».
4 febbraio 2013