Nel Vicentino ci sono solo una ventina di maneggi. Sono diverse le modalità di allevamento E chi tiene l’equino a casa chiede più suddivisioni
Anche i cavalli nel redditometro«Sono 430 le aziende all’interno dell’area dell´Ulss 6 che detengono cavalli. Una ventina al massimo sono i maneggi. Gli altri spesso sono cavalli usati dal proprietario per le passeggiate e possono essere considerati animali da compagnia, alla stregua di un cane o di un gatto». Così dichiara Enrico La Greca, direttore del Servizio sanità animale dell’Ulss 6. L’azienda sanitaria non ha l’obbligo di censire i cavalli, ma deve rilasciare il cosiddetto “codice aziendale”. Sono le varie associazioni di allevatori e di razze equine che gestiscono l’Anagrafe degli Equidi. Spiega La Greca: «Negli ultimi anni abbiamo registrato un’emersione del fenomeno: molti i proprietari hanno identificato con microchip e registrato il proprio cavallo. Ma il fatto che questo venga considerato un “bene di lusso” dal redditometro non aiuta di sicuro. Le conseguenze? Difficile parlare di abbandoni di cavalli, ma che ci sia malumore è prevedibile».
In realtà, c’è un´altra differenza sostanziale di cui l’Agenzia delle entrate tiene conto: se il cavallo è allevato “ad uso agricolo” oppure se è “ sportivo e da compagnia”. Negli ultimi due casi che il Fisco considera unica categoria scatta la presunzione che il possessore abbia delle spese di gestione notevoli per mantenerlo. Quindi, per il redditometro, viene considerato alla stregua di una barca o un camper o un qualsiasi altro bene di lusso. Ma su questo c’è chi protesta e chiede una ulteriore suddivisione dei criteri che sono stati stabiliti. Sono cioè quei proprietari di cavalli che non tengono il cavallo in maneggio, ma alla stregua di un animale domestico, in casa, ovviamente avendone lo spazio idoneo. E con il cavallo non partecipano a gare che possono creare introiti, ma passeggiate nella natura per puro piacere personale.
Saranno loro, alla fine non pochi anche nel vicentino, che probabilmente subiranno i controlli futuri dell´’Agenzia delle entrate per incongruenza tra redditometro e reali entrate.
Il Giornale di Vicenza – 4 febbraio 2013