Aggregazioni territoriali pronte all´assistenza 24 ore su 24 E in ospedale si potranno fare esami dopo le 20 e nei festivi. Il 2013 sarà l´anno della grande riorganizzazione grazie alle Aft e all´estensione del servizio al San Bortolo
Il 2013 porterà a Vicenza due rivoluzioni. La prima: visite e assistenza 24 ore su 24 in città e in tutta l´Ulss per 340 mila vicentini grazie alle Aft, le Aggregazioni funzionali territoriali, e a una rete formata da medici di famiglia e guardia medica.
La seconda: visite ed esami specialistici in ospedale anche la sera dalle 20 alle 24, il sabato e la domenica, grazie a una delibera che presto approderà sul tavolo della giunta regionale.
«Nei prossimi due mesi, al massimo ad aprile – assicura Silvio Regis, segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di medicina generale – partirà tutto, anche se ci vorranno due anni perché la riorganizzazione vada a regime».
Le Aft vicentine saranno 11, una ogni 30 mila abitanti, e garantiranno l´accesso alle cure primarie per 12 ore tramite medicine di rete, di gruppo e di gruppo integrate, dotate di call center e altri servizi, collegate fra loro e con l´Ulss.
La Regione ci ha investito in tutto il Veneto 21,5 milioni all´anno, per metà già erogati. La forma più avanzata di questi fortini sanitari all´interno del territorio sarà quella delle medicine di gruppo integrate che avranno team di medici di famiglia, infermieri, impiegati.
«Nel Vicentino – dice Regis – ha aderito oltre il 90 per cento dei medici. È una delle percentuali più alte del Veneto. Stanno fuori solo i colleghi ai quali manca poco per andare in pensione.
Abbiamo fatto la nostra, perché altrimenti non si sarebbe andati in nessuna parte». Sarà un servizio garantito per 12 ore, dalle 8 alle 20, dai medici di famiglia, e per 12 ore, dalle 20 alle 8 del mattino successivo, dai medici di continuità assistenziale, appunto la guardia medica.
Per il cittadino la certezza, in caso di necessità, di trovare sempre un medico e un ambulatorio giorno e notte.
L´operazione coinvolge 220 medici di base. Si allungano i tempi e si amplia l´offerta. I team, per le varie aree della città, dell´hinterland e degli altri 38 comuni dell´Ulss, sono già costituiti. «Gli ambulatori – spiega Regis – resteranno aperti 7-8 ore. Le restanti 3-4 ore le dedicheremo alle visite a domicilio, ai pazienti cronici». Sarà anche un cambiamento culturale. Il medico, finora abituato ad operare da solo, condividerà con i componenti della squadra pazienti e lavoro. L´assistito continuerà ad avere un rapporto diretto con il medico di fiducia, ma in sua assenza, troverà gli altri camici bianchi del team pronti a visitarlo, a dargli consigli perché, grazie a strumenti informatici e data base, ne conoscono la cartella sanitaria. Grazie, poi, alla presenza di infermieri e impiegati, il medico si libererà di buona parte della zavorra burocratica e avrà più tempo clinico per il paziente.
«L´azienda – precisa – ha già costruito le Aft e predisposto il piano di attivazione. Ogni Aft avrà un referente che dialogherà con i distretti per ottimizzare le prestazioni.
Il numero ideale per queste aggregazioni è da 6 ad 8 medici. Se i medici sono di più si rischia di fare confusione. Ora ci sarà da tarare il numero degli infermieri in base ai bisogni, capire se va bene uno ogni 2 mila o 3 mila abitanti».
Rivoluzione anche al S. Bortolo. Visite e test di laboratorio dopo le 20 e nei giorni prefestivi e festivi per il cittadino che non dovrà più fare i salti mortali per assentarsi dal lavoro. Potrà andare all´ospedale fuori dall´orario di ufficio o di fabbrica. «L´utenza gradirà – dice il direttore sanitario dell´Ulss Eugenio Fantuz – e per noi sarà una sfida. Difficile ma non impossibile. Si può fare, ma serve la volontà di tutti, non solo della direzione. La maggiore complicazione? Rivedere orari e contratti del personale.
Sarà importante la disponibilità degli operatori e il consenso dei sindacati. Utile aumentare l´utilizzo delle apparecchiature anche se più si usano prima si deteriorano».
Il Giornale di Vicenza – 4 febbraio 2013