La Guardia Costiera ha bloccato 30 tonnellate di merce congelata in un magazzino vicentino. Contestata la non corretta etichettatura sulla provenienza. Emesse delle sanzioni amministrative
Quel pesce non si può identificare, allora si ritiri dal mercato. Questo in sintesi il motivo dell´operazione portata avanti dalla Guardia Costiera giunta nel Vicentino per il sequestro della merce in un centro della grande distribuzione della provincia, da cui ogni giorno partono camion e furgoni in direzione di supermercati. Si tratta di uno stock di 30 tonnellate di pesce congelato importato dal Bangladesh è stato sequestrato cautelativamente dalla Guardia Costiera di Venezia e Ravenna in uno stabilimento di grossa distribuzione di Vicenza. Il provvedimento si è reso necessario per consentire alle autorità sanitarie competenti di accertamenti se il pesce risponda o meno ai requisiti di legge previsti dalle normative italiane. Il problema era rappresentato dalla non corretta etichettatura del pesce, che non cosentiva di risalire alla specie e quindi all´origine del prodotto. Nei confronti dei responsabili del deposito la Guardia Costiera ha emesso delle sanzioni amministrative. Le problematiche riscontrate riguardano le errate indicazioni delle denominazioni comuni e scientifiche nell´etichettatura dei prodotti tale da indurre in errore l´acquirente sulla corretta identificazione delle specie e quindi sull´effettiva origine del prodotto.
Ora le autorità competenti potranno effettuare i dovuti accertamenti sugli obblighi di legge e sulle specie.
Giornale di Vicenza – 2 febbraio 2012