I consiglieri regionali sono avvertiti: sulla loro testa incombe una lente d’ingrandimento. Non è una novità, visto quel che è successo in tempi recenti (da «er Batman» Fiorito nel Lazio ai controlli della Finanza fomentati dalla guerriglia leghista qui in Veneto).
Ma la presidente della sezione di controllo della Corte dei conti, Diana Calaciura Traina, ha voluto comunque ribadirlo ieri, in occasione dell’annuale relazione sui conti della Regione a Palazzo Ferro Fini: «In seguito agli scandali che si sono verificati in questi mesi – ha detto il magistrato – abbiamo ritenuto di dover dedicare un focus specifico alle spese di funzionamento del consiglio regionale, ben sapendo che nell’anno di riferimento, il 2011, non erano ancora vigenti i provvedimenti tanto del legislatore nazionale quanto del legislatore regionale assunti in materia per evitare il ripetersi di simili episodi. Nuovi controlli, più penetranti, verranno in futuro». La Corte dei conti, in particolare, passerà d’ora in avanti al setaccio i rendiconti che i gruppi devono presentare ogni anno entro il 31 marzo: «Se saranno rilevate delle irregolarità – ha avvertito Calaciura – o la documentazione risulterà carente, dopo 30 giorni provvederemo ad avvisare il presidente della Regione, che ne darà comunicazione al presidente del consiglio. Se le irregolarità non verranno sanate o la documentazione non verrà fornita entro i termini di legge, si provvederà con lo stop ai finanziamenti ai gruppi coinvolti». Consigliere avvisato, mezzo salvato.
Corriere del Veneto – 1 febbraio 2013