Sembrava che la tregua dovesse tenere. Che in vista delle elezioni il sindaco di Padova Flavio Zanonato avesse appeso Twitter e Facebook al chiodo e che la vita politica e privata del sindaco fossero tornati alla normalità fatta di interviste e comunicati stampa. E invece ci risiamo.
Il casus belli? Una gita del nonno-sindaco e della nipotina al circo di Praga, nel parcheggio della fiera, avvenuta la scorsa domenica pomeriggio. Presente, oltre alla piccola, a quanto pare entusiasta dello spettacolo, anche la nonna Lella, che appare in una foto preoccupata a riparare la piccola dal freddo con una sciarpa bianca. E apriti cielo. La notizia del sindaco che si diverte con la famiglia a uno degli spettacoli che, nell’immaginario dei bambini, sono carichi di magia e suggestioni ha scatenato l’ira degli animalisti.
Alcuni attivisti dell’associazione padovana «100% animalisti» si sono presentati sotto l’abitazione del sindaco e, in segno di protesta, hanno attaccato uno striscione con su scritto «Zanonato Vergogna».
Il primo cittadino non ha lanciato strali contro l’azione intimidatoria, semplicemente ha postato su twitter il nodo del contendere, ovvero una foto che lo ritraeva con la piccola e la moglie fuori dal tendone del circo. Ma si è lasciato scappare una frase al veleno: «Ecco la notizia per cui gli animalisti, ovvero le vecchie porcherie di “forza nuova” mi minacciano». E sotto c’è la foto di famiglia. «Zanonato non è un cittadino qualsiasi, – risponde il movimento animalista – è il sindaco, per cui quello che fa assume una importanza particolare».
Fin qui la replica degli attivisti padovani. Nella giornata di ieri si sono susseguiti «cinguettii» che hanno ripreso la notizia e l’hanno commentata con più o meno sarcasmo. È lo stesso sindaco a dire la sua: «Vita da sindaco, non posso andare al circo con la nipotina». Le risposte al messaggio da parte dei cittadini si susseguono. Lupoulilì gli chiede: «Ma non poteva portare la piccola a giocare? Gli animali nei circhi vengono maltrattati». Risposta del sindaco: «Gli animali del circo possono stare solo là o in uno zoo, non possono essere liberati, è una polemica pretestuosa».
Le stilettate arrivano poi dal sito di «100% animalisti», che scrive: «Certo che questo episodio dice molto: quando venne approvato il Regolamento per la tutela del benessere degli animali da affezione, tanto decantato da associazioni come Enpa e Lav, noi siamo stati gli unici a criticarne i limiti e le pecche. E a mettere in dubbio la sincerità “animalista” del sindaco. Ora la presenza di Zanonato al circo chiarisce molte cose, per chi avesse ancora dubbi: degli animali non gli importa nulla, per lui sono solo oggetti da usare per divertirsi, da mangiare, da indossare».
Il cartellone affisso nella notte tra domenica e lunedì sotto casa del Sindaco è stato prontamente rimosso. Il primo cittadino non ha sporto denuncia e la Digos non ha lasciato trasparire alcun allarme.
Roberta Polese – Corriere del Veneto – 17 gennaio 2013