A New York, dove i casi sono oltre 20 mila, il sindaco ha dichiarato lo stato di emergenza. Assalto alle farmacie
L’influenza mette in ginocchio gli Usa ed è allarme rosso in 47 Stati su 50; nella prima settimana dell’anno 7,3 decessi su 100 sono riconducibili a complicanze dell’infezione, e dall’inizio della stagione sono morti 25 bambini e oltre 200 adulti. In queste ore Andrew M. Cuomo, governatore dello Stato di New York, ha dichiarato lo stato di emergenza per la salute pubblica. Nella Grande Mela, infatti, i casi di influenza hanno ormai raggiunto quota 20 mila: il quadruplo rispetto all’anno scorso.
CORSA AL VACCINO – E dopo il «warning» lanciato da Cuomo, tra i cittadini newyorkesi è partita una vera e propria corsa al vaccino. Le farmacie della città sono letteralmente prese d’assalto. Per far fronte al boom di clienti alcuni dipendenti sono stati richiamati in servizio nel weekend, ma i drugstore faticano comunque a soddisfare le richieste della folla in coda. In molti sono costretti a respingere i clienti, chiedendo loro di tornare o di rivolgersi altrove.
ASSALTO ALLE FARMACIE – Da un sondaggio telefonico informale condotto su una dozzina di esercizi commerciali, riporta il New York Times online, risulta che tutti i drugstore tranne tre hanno esaurito le scorte di vaccino e hanno chiesto rifornimenti. Chi non trova il vaccino al primo colpo non si arrende e si mette in fila davanti a un’altra farmacia, e poi davanti a una terza se anche il secondo tentativo fallisce. «È una situazione folle», commenta Mr. Collazo, titolare della farmacia all’angolo tra la Quinta Strada e la Settima Avenue. Nel suo negozio, domenica mattina presto erano già 30 le persone che avevano chiesto il vaccino. I due giorni precedenti si erano chiusi con un bilancio di 60 richieste ciascuno, quando invece in una giornata normale non si superano le 5 vaccinazioni in tutto.
14 gennaio 2013 Corriere.it