Tre giorni fa l’ex premier ha chiamato la virologa padovana per invitarla a entrare in lista. E la scienziata, dopo averci riflettuto, ha detto sì
Il telefono è squillato tre giorni fa, inaspettatamente. All’altro capo della cornetta, Mario Monti. Nessun intermediario, niente ambasciatori: Ilaria Capua, la pluripremiata virologa padovana dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie che ha contribuito a decifrare il virus dell’aviaria, è stata contattata direttamente dal presidente del consiglio, deciso a convincerla ad entrare nel rassemblement civico riformista che a febbraio dovrebbe riportarlo a palazzo Chigi. E lei ha detto sì.
«Ho dato la mia disponibilità» ha confermato oggi senza voler aggiungere altri commenti. «Il presidente mi aveva contattato come tecnico, per la mia professionalità scientifica, e perchè sono testimonianza del fatto che si può fare buona sanità anche nel pubblico» ha aggiunto. «I virus restano sempre virus: il rapporto con Ilaria Capua non cambierà» ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia, confermando «massimo rispetto, e stima» nei confronti della scienziata dello Zooprofilattico delle Venezie.
Ilaria Capua, esponente di punta della ricerca italiana, è una virologa molto conosciuta all’estero. Ricercatrice del dipartimento di Scienze biomediche dell’Istituto Zooprofilattico di Padova, è stata, tra l’altro, la scopritrice del virus dell’influenza aviaria umana (H5N1). Nel 2006, quando l’influenza aviaria iniziò a divenire una seria minaccia, avviò dalle pagine della rivista Nature una campagna internazionale che portò alla prima banca dati al mondo liberamente accessibile, nella quale sono raccolte le sequenze genetiche di tutti i virus dell’influenza, animali ed umani.
Quella della sua candidatura è una mossa a sorpresa e, a onor del vero, pure un po’ ardita, se si pensa che solo tre giorni prima la nota ricercatrice aveva seccamente smentito le indiscrezioni di stampa che la volevano in corsa per un posto in parlamento («Sono ipotesi di fantasia, sono stata avvicinata da alcuni politici ma io non ho mai dato a nessuno la mia disponibilità») ma il punto è che un conto sono i sussurri che si rincorrono nei corridoi dei partiti, i desiderata dei colonnelli locali, un altro è la viva voce di Monti, il suo diretto interessamento.
Gli stessi alfieri del premier, d’altronde, vanno ripetendo da giorni che a loro sfugge il quadro complessivo, chiamati come sono ad occuparsi solo di una parte dei potenziali candidati da inserire nella civica montiana perché gli altri, quelli destinati alle posizioni ad elezione assicurata, «sono appannaggio del Professore, li contatta lui direttamente, saltando a piè pari i livelli territoriali». Così è andata nel caso della Capua che, raccontano da ambienti di Italia Futura, avrebbe chiesto qualche giorno per pensarci su. Per la virologa sarebbe pronto il posto da capolista alla Camera nel collegio Veneto 1. Quello della sua Padova, appena abbandonato dal vice segretario generale della Cisl Giorgio Santini, che all’ultimo minuto ha preferito presentarsi con il Pd.
Il Corriere del Veneto – 9 gennaio 2013