La 46enne non vedente di Mirano si è vista chiedere 9 euro al giorno per l’animale e di far colazione in una sala separata
BELLUNO – Una turista veneziana di 46 anni non vedente ha denunciato un albergatore di Santo Stefano di Cadore (Belluno) che al momento di accogliere la prenotazione aveva sollevato problemi per accettare la presenza del cane guida, un animale di razza Labrador. Secondo la versione della donna, Nicoletta Ditadi, impiegata di Mirano, il gestore del Monaco Sport Hotel prima le avrebbe chiesto per il cane un sovrapprezzo di 9 euro al giorno – non dovuto in base alla legge che tutela i portatori di handicap – poi l’ha informata che avrebbe dovuto consumare la prima colazione in una stanzetta separata rispetto alla sala principale, per non turbare gli altri ospiti. Una saletta peraltro, ha poi precisato l’operatore turistico, non dimessa, ma riservata alle cenette intime.
Le scuse dell’albergatore, Sergio De Candido, 49 anni, il quale ha poi ammesso di non conoscere la legge che nega qualsiasi sovrattassa per il cane guida, e il successivo invito ad ospitare gratuitamente la donna e suo marito, in cambio del ritiro della querela, non hanno convinto la signora. La turista veneziana si è presentata ai carabinieri di Mirano, dove risiede, e ha sporto denuncia. I militari non hanno al momento ancora precisato l’ipotesi di reato.
L’episodio è stato commentato dall’ex ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla. «A 25 anni dall’entrata in vigore della legge sul libero accesso dei cani-guida nei locali aperti al pubblico – afferma – è incredibile che possano ancora verificarsi episodi del genere. Le scuse dell’albergatore – conclude – sono il minimo sindacale. Resta il problema di una battaglia di civiltà che a quanto pare, nonostante le leggi, gli appelli e la buona volontà di molti, dev’essere ancora combattuta e vinta».
Gazzettino – 4 gennaio 2012