Medesima posizione, avevano chiesto la medesima indennità. Il tribunale lagunare è stato molto più rapido: 7 mesi contro 26
VENEZIA – Stesso ricorso, uguale avvocato, ma sentenze diverse. Vittime della giustizia sono sei pensionati padovani, ex tecnici di laboratorio del Cnr (consiglio nazionale delle ricerche).
Tutto nasce nel 2010. Il 19 maggio i sei padovani difesi dal legale Umberto Giovannoni hanno presentato ricorso al tribunale del Lavoro perchè il Cnr ha liquidato il loro Tfr (trattamento di fine rapporto) senza tenere conto dell’indennità di ente. Stessa identica cosa hanno fatto sette veneziani il 2 luglio 2010 e sempre attraverso l’avvocato Giovannoni. Il 23 febbraio del 2011 il tribunale del Lavoro di Venezia, tramite il giudice Margherita Bortolaso, si è espresso e ha accettato il ricorso dei sette pensionati del Cnr. Il venti luglio del 2012 è stato il turno del tribunale del Lavoro di Padova. E il giudice Francesco Perrone ha rigettato il ricorso e ha condannato “i ricorrenti al pagamento in favore del Cnr delle spese di lite quantificate in 3.540 euro…”.
Tra i pensionati beffati dalla giustizia c’è Bruno Favarato, tecnico di laboratorio al Cnr di Padova dal 1969 al 2006. «É incredibile quello che si è successo – ha dichiarato Favarato – e il danno economico che abbiamo subito è importante. Io dovrò rinunciare a circa 10mila euro di indennità di ente e poi dobbiamo pagare le spese processuali. Attraverso la Uil di Roma ho tentato di capire cosa sia accaduto, ma la risposta è stata sempre la stessa. Mi hanno detto che può succedere perchè dipende da come i giudici interpretano la legge. Intanto ci abbiamo rimesso dei soldi – ha terminato Favaro – e altri dobbiamo spenderne se vogliamo presentare un nuovo ricorso. E poi siamo stati sorpresi dalla lentezza di espressione del tribunale del Lavoro di Padova, che da quando abbiamo presentato ricorso sono passati 26 mesi contro i sette mesi di Venezia»
Gazzettino – 4 gennaio 2013